Alessandro De Sanctis
Partner: ANAB, ADM academy – iiSBE – CP
parquet – PHILIPS
Novembre 2013
Il sovraccosto di un edificio “bio”
può essere valutato mediamente con un 13%, quindi molto in linea con l’edilizia
(o architettura) corrente. Soprattutto se parliamo di edifici progettati
correttamente, cioè che sfruttino al massimo le energie naturali, grazie alla
geometria, all’orientamento, alle schermature solari per il periodo estivo e
alle sufficienti aperture per la penetrazione solare invernale, all’efficiente
isolamento. L’edificio “naturale” deve funzionare bene a prescindere dai sistemi
solari attivi (fotovoltaico e geotermia, solare termico e riscaldamento a
pavimento, caldaie a condensazione, ecc. ecc.).
I sistemi di certificazione e/o
valutazione ambientale: Itaca (per medi-piccoli edifici residenziali) – Leed
(più per grandi edifici produttivi o similari) – SB100 (di Anab).
Questi sistemi oltre che per
valutare le proprietà bio dell’edificio possono essere un validissimo supporto
progettuale, attenendoci alle prerogative richieste, possiamo raggiungere
valori buoni o ottimali, si parte quindi con un progetto ben impostato.
La sostenibilità è à mbito delle
nuove costruzioni ma anche della ristrutturazione, chiamato in questo senso
Rigenerazione o Efficientamento Energetico.
A Roma in questo periodo si parla
(speriamo si passi alla fase successiva) molto di Rigenerazione Urbana, concetto
che prevede il riutilizzo - il recupero - l’efficientamento energetico di edifici
resi obsoleti dal tempo, dalle tecnologie e dalle pratiche industriali e
produttive sorpassate.
Chiaramente non sempre è
conveniente ristrutturare, ancorchè in maniera sostenibile, molte volte è più
conveniente buttare giù e riedificare il nuovo (sempre la massima attenzione
alla qualità e alla storia dell’edificio
o dell’insieme urbanistico che abbiamo di fronte).
Alcuni esempi
La ristrutturazione e l’ampliamento
di una scuola ad Abino dell’architetto Fassi dell’Anab, sui mille euro a mq. L’ampliamento
realizzato in legno e isolamento in cellulosa e rivestimento esterno in Osb,
con funzione di freno al vapore, dal tutto risulta una trasmittanza U di
0,21-0,37 W/m²K e uno sfasamento di più di 10 ore, ottimo.
Per gl’impianti: solare termico
associato a pavimento radiante, ventilazione meccanica con recupero di calore,
caldaia a condensazione.
Per l’efficientamento energetico
di una villetta ci da i dati sul risparmio previsto; 90mila euro in 30 anni.
La Philips ci fa vedere degli
esempi di progettazione illuminotecnica che migliorano la situazione generale e
riducono drasticamente i costi di esercizio (
Gruppo AB – Brescia, - 30%, Bally
a Usano, - 60%, Eataly a Roma, - 30%).
Primo punto – Ridurre la potenza
P;
- sensori a luminosità diurna
- l’uso di Led
- progetto illuminotecnico
Secondo punto – Ridurre il tempo
T;
- rilevatore di presenza
- telecomando per effetto “pigrizia” – 10/15% consumo
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