DONNE DI MALAVITA


Nico Parente

Morire, per la legge della camorra, fa parte del mestiere. Non un rischio o una probabilità, ma una conseguenza certa, o quasi. Le cause possono essere le più svariate: uno sgarro, uno sbaglio, un tradimento, e persino una parola di troppo. Il 22 Febbraio scorso, i quotidiani nazionali riportano la notizia del ritrovamento del corpo del giovane Vincenzo Amendola, 18 anni, di Napoli. Il ragazzo sarebbe stato ucciso, stando alle confessioni di Gaetano Nunziato, 23 anni, per essersi vantato di avere avuto una relazione con la moglie del boss del clan Formicola. Prelevato dalla sua abitazione con un tranello, la sera del 4 Febbraio, Amendola viene condotto nel campo agricolo di viale 2 Giugno, a San Giovanni a Teduccio, e qui si trova di fronte a un plotone d'esecuzione. Questo agghiacciante fatto di cronaca ci aiuta a descrivere meglio le logiche camorristiche: la donna nel Sistema (così viene definita l'organizzazione criminale campana dagli stessi affiliati) non è una figura marginale o elusa dall'ambito malavitoso. Anzi, diversi gli esempi di donne passate al comando di feroci clan: Enrichetta Cordua e Antonella Madonna, ad esempio. Proprio quest'ultima passò al comando, prima poi di diventare una collaboratrice di giustizia, per sostituire il marito detenuto in regime di 41bis, Natale Dantese. 'Lady Camorra', questa la definizione attribuita dalla stampa alle donne campane ascese ai vertici della criminalità organizzata. Alle mogli dei boss viene attribuito, dal resto degli affiliati, il titolo di 'Donna'. Un esempio lampante di Lady Camorra è riportato nella serie evento targata Sky/Cattleya 'Gomorra', diretta da Stefano Sollima: Donna Imma (Maria Pia Calzone), sempre al fianco del marito Don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino) e a conoscenza di tutti i fatti di sangue che lo vedono protagonista, arriverà a sostituirlo, durante la sua lunga detenzione, sovvertendo regole, ordini e gerarchie interne al clan.

                                                 Maria Pia Calzone (Donna Imma)

Il tutto per il bene di suo figlio. Donna Imma si rivela spietata, forte, pronta a comandare, ma cela anche un forte istinto materno, espletato più volte nei confronti di suo figlio Genny, e dei toccanti aspetti tipicamente femminili: si rispecchia nella madre di Danielino nel corso dei funerali, è vicina alla famiglia di Manu, la ragazza di Daniele brutalmente uccisa da Ciro, e soltanto la sua morte rivelerà al figlio Genny il senso di protezione che Imma gli ha sempre nascosto. Un'analisi approfondita sul ruolo della donna all'interno dei clan è poi racchiuso nel romanzo verità di Saviano, da cui la serie è tratta. La camorra non perdona e non conosce distinzione tra uomo e donna, giovane o anziano, affiliato o nemico: chi sgarra, paga! E si paga con la vita, proprio come nel caso di cronaca sopra riportato. Un ruolo, quello della donna, variabile a seconda del contesto malavitoso. Non in tutte le organizzazioni criminali infatti la donna riveste un ruolo principale, ma di questo parleremo in un altro appuntamento sempre qui. Riflettiamo intanto su cosa avviene in un territorio tanto bello quanto asfaltato col sangue. Non limitatevi a seguire la serie tv 'Gomorra', ma approfondite e maturate, anche e soprattutto attraverso la stampa e le pubblicazioni, uno sguardo libero e lontano dagli stilemi cinematografici e televisivi. La messinscena può essere truce, ma mai quanto la realtà dei fatti. 

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