PROGETTO DI LEGGE CARGIVERS IL PERCHE' DI UN NO


DAL 2010 E' IN ATTO UN ATTACCO AI DIRITTI DEI DISABILI, CON CAMPAGNE DENIGRATORIE SUI FALSI INVALIDI, CON CONTROLLI DELL'INPS GONFIATI NELLE RISULTANZE AL PUNTO DA FARNE UN FLOP COSTOSISSIMO E ANNI DI INFERNO PER I VERI DISABILI VESSATI E COSTRETTI AD ULTERIORI CONTROLLI INUTILI. MA NON SOLO IL DDL TREMONTI APPUNTO DEL LUGLIO 2010 POSE FINE AD UN TABU': L'INTOCCABILITA' DEI DIRITTI DEI DISABILI!  E LE MISERE COMPENSAZIONI IN DENARO, LE PIU' BASSE D' EUROPA, CON I QUALI I DISABILI DEVONO VIVERE E FARSI ASSISTERE I VARI GOVERNI LE HANNO SEMPRE PIU' RISTRETTE A UN BACINO DEGLI AVENTI DIRITTO SEMPRE MENO AMPIO, INVENTANDOSI ISEE PENALIZZANTI, TAGLI AI FONDI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA E AD OGNI FINANZIARIA UNA NUOVA VESSAZIONE,  VERE E PROPRIE TERRORISTICHE DICHIARAZIONI COME  L'ULTIMO ENNESIMO ATTACCO ALLA REVERSIBILITA' CHE NON RIGUARDA SOLO LE VEDOVE, MA SONO SOLDI DI CONIUGI E GENITORI SI ASPETTANO VADANO AI LORO CARI CHE RIMANGONO SOLI E DESTINATI A SOPRAVVIVERE. EBBENE IN QUESTO QUADRO DI TAGLI QUALCUNO SI E' INVENTATO I DISABILI GRAVISSIMI, CHE NON ESISTONO PERCHE' LE LEGGI 104 E 18 STABILISCONO MOLTO BENE LO STATO DI GRAVITA' E NECESSITA' DI AIUTO E CHE CI METTE TUTTI ASSIEME NEI CATEGORIA DI DISABILI GRAVI E ALLORA UNA MINORANZA HA PENSATO DI DIVIDERE I DISABILI PENSANDO CHE ESSENDOCI TAGLI E MENO FONDI DOVESSERO ANDARE AI PROPRI CARI E BASTA E DA QUI L'OBROBRIO DEL DDL 2128.
MA LEGGIAMO ROSA MAURO


                     PROGETTO DI LEGGE CARGIVERS IL PERCHE' DI UN NO


Per molti anni abbiamo atteso un riconoscimento per una figura da tempo riconosciuta altrove: il caregiver familiare.


Nessun soggetto politico sembrava interessato a risolvere una questione che riguardava centinaia di famiglie in tutta Italia.


Finalmente ĆØ stato preparato, per essere presentato il 5 Novembre 2015, Il ddl 2128, attualmente in attesa di calendarizzazione.


E' stato con molto interesse e partecipazione che abbiamo letto questo decreto, che ha suscitato, in noi e non solo in noi, delusione e indignazione. Lo spirito di questo decreto, infatti, va nella direzione opposta della carta dei diritti Onu, e crea una illecita discriminazione tra disabili con uguale condizione di bisogno.


Invece di basarsi, correttamente, sulla analisi del bisogno individuale giĆ  sancita dalla legge 104, articolo 3 comma 3, il ddl introduce dei controlli basati su tabelle inadeguate e inopportunamente trasferite da un originale contesto di tipo sanitario o ospedalizzato, che non ha attinenza con la cura dei disabili.


Tali tabelle sono usate al solo scopo di ridurre la platea degli aventi diritto impropriamente, concedendo la qualifica di care giver al solo familiare di disabile allettato e totalmente dipendente.


Non offrono alcuna possibilitĆ  di descrizione e valutazione delle molteplici attivitĆ  che la vita quotidiana offre, non considera in alcun modo il complesso impatto sociale della disabilitĆ  motoria, sensoriale o psichica.


Notiamo anche l'assoluta mancanza di contestualizzazione del caregiver nel suo contesto familiare, con riferimento ai casi di monogenitorialitĆ ,  o di assenza o presenza di fratelli e sorelle.


Considera, per esempio, autosufficiente una persona che risponde al telefono, anche se la stessa non ĆØ in grado di riconoscere il parlante, o considera l'andare in bagno autonomamente, anche con ausili, come autosufficienza, anche se ĆØ chiaro che la supervisione del caregiver in queste situazioni ĆØ comunque necessaria.


Il ddl in questione, inoltre, discrimina ulteriormente tra figli caregiver, che una volta assunto questo ruolo non potranno piĆ¹ Essere aiutati da un eventuale coniuge che perderĆ  la possibilitĆ  di usufruire dei permessi lavorativi, e genitori caregiver, i cui coniugi e compagni tali permessi manterranno.


Il ddl non contiene in alcuna sua parte forme di inclusione sociale e di aiuto psicologico per i caregivers, di fatto delegando a quest'ultimo interamente la cura del soggetto disabile, di fatto abdicando al suo ruolo di societĆ  inclusiva ed anche in questo caso, violando la convezione onu.


E' sorprendente inoltre l'assoluta mancanza della tutela della salute del caregiver, e delle eventuali iniziative volte a tutelare la stessa e di conseguenza, anche la salute della persona con disabilitĆ  da lui assistita.


Un lavoro riconosciuto ha dei diritti anche in questo senso, diritti alla salute e anche al riconoscimento degli effetti del lavoro sulla stessa, ma di questo nel ddl non vi ĆØ traccia, nemmeno in fase di studi scientifici e di provvedimenti in questo senso.


Alcuna tutela viene riferita in caso di malattia improvvisa e cronica, con gravi ripercussioni sul caregiver e sul disabile da lui assistito.


ci proponiamo di chiedere modifiche al ddl e confidiamo nella vostra collaborazione per portare a conoscenza delle gravi lacune che tale ddl contiene, che ci auguriamo affrontate in maniera seria e competente con un dibattito che veda protagonisti esperti competenti in maniera medica, psicologica e giuridica, nonchƩ soggetti che rappresentino la variegata realtƠ del mondo della disabilitƠ, disabili e caregivers non necessariamente legati ad associazioni.


A questo scopo ĆØ on line una petizione




Che invitiamo a firmare


 


gruppo disabilitĆ  caregiver e diversitĆ 


e-mail : Disabililiberi@gmail.com


 

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