Gordiano Lupi
La cultura giapponese e
manga ha conquistato a tal punto l’immaginario dei nostri giovani che
promettenti disegnatori s’inventano serial manga ambientati in Giappone, così
ben disegnati - a imitazione degli originali - da sembrare veri fumetti del Sol
Levante. Tsuburaya e Toriyama si prendono per mano, guardando Tanizaki e
Shinka, in questo fumetto scritto e disegnato da una fantasiosa artista
italiana che si firma con il nickname
made in japan di Lexy Mako. Il
fumetto racconta la storia di un disegno che prende vita grazie a un
personaggio chiamato Il Disegnatore, un folle individuo che non vuole
conquistare il mondo come i cattivi di una volta, il suo scopo è molto più
limitato: diventare famoso disegnando fumetti sempre più coinvolgenti e
affascinanti. Per far questo ha bisogno di Eight Nine, futura mascotte del sito
internet che pubblicherà i disegni, ma deus
ex machina di una storia che si sviluppa secondo la miglior tradizione dei
manga e degli anime, tra misteriose apparizioni, fantastiche presenze
orrorifiche e un inquietante passato dei personaggi. Non siamo che al primo
volume di una serie che si presenta abbastanza complessa e che non mancherà di
fornire colpi di scena. Lo stile è classico - per quanto può esserlo un manga -
disposizione delle vignette stile Marvel anni Settanta con la tavola divisa in
6 - 7 riquadri, a volte persino 9, con rare splash
pages (paginoni giganti, iniziali). Bianco e nero con chiari scuri, figure
femminili molto ben tratteggiate, personaggi curati e ben delineati nel
carattere. Per quanto posso intendermi di fumetto (soprattutto manga) apprezzo
una storia avvincente, ricca di colpi di scena che fa venire voglia di
proseguire nella lettura. Editore piccolo, ma specializzato nel genere - www.kasaobake.it
- che crede nelle giovani promesse del fumetto italiano. Ordinatelo in
fumetteria, o sul sito della casa editrice, dotato di un magazzino telematico
molto ben fornito. Ne vale la pena.
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