C'era una volta, nel lontano 2003, in una terra lontana chiamata Bosnia ed Erzegovina, un gruppo di amici che decide di formare una band. Ma non si trattava di una band normale, e non si formava in circostanze normali.
Se da una parte è vero che insieme alle sonorità locali dei Balcani, si mescolavano influenze musicali provenienti da tutto il mondo come ska, punk, reggae, elettronica, hip-hop, dall’altra però, non esisteva l’ industria musicale, c’erano pochi concerti e nessuno spazio per l’espressione culturale o politica tra i giovani: l’ intera regione era avvolta da una profonda stagnazione morale ed economica.
Ma fu proprio a partire da un simile background che sono nati, urlando e scalpitando, i Dubioza Kolektiv. Ed esigevano di essere ascoltati. Da allora la band è andata avanti più forte che mai, affermandosi come una delle migliori e più famose esibizioni dal vivo in Europa orientale.
Niente atteggiamenti da macho, soldi ed ego; niente gangster di “rude boy” di MTV, niente spogliarelliste e lustrini, niente sponsorizzazioni da parte dell’industria della moda internazionale; quanto piuttosto un’esperienza musicale fatta di forme musicali tradizionali modellate da una guerra che ha cambiato le loro vite per sempre, forgiandole con una carica di positività che ti colpisce come una ventata d’aria fresca.
Sarcasmo feroce e
ispirata denuncia politica, zero lustrini e molta sostanza.
Torna la band più politically scorrect d’Europa, e sempre
fedele a sé stessa presenta un album dai ritmi scatenati: un’irresistibile
miscela di ska e punk, un esplosivo cocktail di elettronica e rock. È #fakenews il nuovo disco dei bosniaci
Dubioza Kolektiv targato etichetta MENART,
fuori il 28 gennaio e disponibile gratuitamente in rete (scelta che li contraddistingue da sempre) sia
in download che streaming (ascoltalo qui: https://backl.ink/102965970).
“Take my Job Away” è preceduto dalla clip “Cross the line” (https://www.youtube.com/watch?v=JexrMbqFmao), con Manu Chao. Un inno alla libertà di movimento dei migranti, costretti a fuggire da confini e tempi insanguinati. “La libertà di muoversi, la libertà di attraversare, la libertà non è un crimine”: ribadiscono.
Ospiti illustri affiancano il gruppo nella
realizzazione del disco: accanto a un partner consolidato come Manu Chao,
si aggiunge il giamaicano Earl Sixteen di Dreadzone, Toma
Feterman dei Soviet Suprem, e il gruppo messicano Los de Abajo. Novità assoluta: l’esclusiva
presenza di Robby Megabyte, il robot futura stella del web e non solo. È lui il protagonista di “Take my Job
Away”, il nuovo video in uscita oggi (https://bit.ly/38K62fV). Robby
Megabyte è il primo robot dall’aspetto umano nel campo dell’intrattenimento
musicale. Una scelta obbligata per i Dubioza Kolektiv, che raccontano
ironicamente di essere stati costretti a ricorrere ad avanzate soluzioni di
robotica e intelligenza artistica artificiale per sopperire alla totale
mancanza di talento nella band e in tutti i Balcani.
“Nell'era delle bufale on line, del
giornalismo acchiappaclic, della propaganda e disinformazione, è difficile
capire quale sia la verità . Questo è il
motivo per cui le nostre canzoni cercano di ridimensionare e ridicolizzare il
fenomeno delle fakenews: immigrati e rifugiati non fanno parte di una grande
cospirazione, la marijuana non è una droga di ingresso verso sostanze più
pesanti, i robot non ci porteranno via il lavoro e l’intelligenza artificiale
non conquisterà il mondo a breve. Quello che invece è più probabile è che
la letale combinazione di avidità politica e cambiamento climatico renderanno
il mondo sempre più inospitale in un futuro non poi così distante”.
"Negli ultimi due mesi - spiegano - abbiamo lavorato duramente alle nuove canzoni con Robby Megabyte e siamo davvero contenti del risultato: non solo è più affidabile ed efficiente degli umani, ma mostra anche un incredibile potenziale creativo grazie a processori e software all'avanguardia sviluppati nei laboratori dell'Istituto bosniaco per l'intelligenza Artificiale.
Le
canzoni sono in inglese, spagnolo e un ironico francese Google-Traslated,
parole semplici e di immediata comprensione anche per chi non conosce la
lingua.
La
band inizierà un lungo tour
internazionale al via il 5 febbraio con le prime tre date già sold out in
Repubblica Ceca per poi proseguire in Russia, Regno Unito, Francia, Spagna
e Germania e molto altro (qui tutte le date confermate: https://dubioza.org/tour-dates/) DK ONLINE dubioza.org
Posta un commento