PECCIOLI (PI): DISCARICA RIFIUTI E RIQUALIFICAZIONE DEL COMUNE NEL SEGNO DELL’ARTE CONTEMPORANEA

 PECCIOLI (PI): DISCARICA RIFIUTI E RIQUALIFICAZIONE DEL

COMUNE NEL SEGNO DELL’ARTE CONTEMPORANEA




La bellezza della Toscana è fatta d’arte, ambiente, cultura: città e borghi incastonati

in paesaggi collinari, o sullo sfondo del mare; opere d’arte e architettura; grandi

opere letterarie, poetiche, scientifiche; una storia ricca e gloriosa. In generale, è dal

passato che vengono gli elementi che segnano l’immagine di questa regione. Si può

quindi pensare che un borgo toscano derivi la sua bellezza, ottenendo il

riconoscimento della bandiera arancione del Touring, grazie ad una discarica dei

rifiuti? E’ accaduto a Peccioli, 4600 abitanti, in provincia di Pisa, a poca distanza da

Certaldo, San Gimignano, Volterra. Sorge su una collinetta, in un territorio ondulato,

con vigne e ulivi, e si riconosce da lontano grazie all’alto campanile che, nel 1885, gli

abitanti fecero costruire a proprie spese, lasciando così un primo forte segno di

attenzione alla cosa pubblica. Un altro segno di grande valenza artistica lo lasciò, nel

1479, il pittore Benozzo Gozzoli che, rifugiato nella frazione di Legoli per fuggire la

peste, affrescò un tabernacolo con una Crocifissione e altre scene sacre. A questi

modelli gli attuali abitanti del comune si sono ispirati per pensare a un’arte pubblica

che, proiettando verso il futuro l’immagine del paese e delle sue frazioni, attraverso

uno scambio e collaborazione con gli artisti, ne riattivasse l’attrattiva. Alla

riqualificazione attraverso l’arte pubblica contemporanea si è affiancato un progetto

urbanistico che ha portato alla realizzazione, a partire da un edificio storico

ristrutturato, su progetto dello studio architettonico Cucinella, del cosiddetto

Palazzo Senza Tempo, con spazi per esposizioni e incontri, un locale ristorante e bar

e una spettacolare piattaforma che fornisce uno sguardo immersivo sul paesaggio.

La piattaforma non è assolutamente invasiva ma segna un altro elemento

caratterizzante la nuova immagine del paese. Il terzo elemento è il ponte pedonale

sospeso che, con ascensori, permette di scendere alla parte moderna. Qui è

intervenuto l’artista Patrik Tuttofuoco, facendo installare, lungo tutto il percorso,

una struttura elicoidale su cui sono riprodotti i colori del tramonto. Il lavoro si

intitola “Endless sunset” e propone un’esperienza spazio temporale, permettendo di

immergersi, a trenta metri di altezza, in questo eterno tramonto. Così abbiamo due

forti segni antichi, il campanile e il tabernacolo; due moderni, il Palazzo Senza

Tempo e il Ponte Sospeso. Ce n’è però un altro che si è ancora più impresso

nell’immaginario e che ci fa tornare al tema della discarica, da cui nasce tutto il

progetto. Perché queste opere, così come la realizzazione di parchi pubblici, percorsi

nel verde per camminatori e ciclisti con aree di sosta attrezzate, una moderna

biblioteca, un parco preistorico, un parcheggio coperto che permette di raggiungere

la città storica con un ascensore, installazioni artistiche nel paese e nelle frazioni,

richiedono fondi che provengono dalla gestione della discarica da parte di una

società partecipata dal comune, che pratica smistamento, trattamento,

realizzazione di biogas. In una parte della discarica, chiamata “Triangolo verde”,

dove è stato realizzato anche un teatro all’aperto, l’azienda Naturaliter, specializzata

in allestimenti museali, ha installato due enormi statue, una di genere maschile e

una femminile, in polistirene e poliuretano, rivestite con fibre di cemento, che

sembrano emergere dal terreno, con un forte impatto visivo. Un’altra statua è

presente nell’anfiteatro ai piedi del paese e una quarta sopra il tetto di un edificio

nella parte moderna. Queste figure sono diventate il simbolo di tutto il progetto del

comune di Peccioli e le loro immagini sono dilagate sia in rete che su riviste e servizi

televisivi. Tutte le installazioni artistiche nel comune e nelle sue frazioni fanno parte

del MACCA, Museo d’Arte Contemporanea a Cielo Aperto, che ha coinvolto, dagli

anni ’90, artisti famosi come Nagasawa, Salvadori, Messina, Corsini, Garutti,

Cavenago, Fortuyn e O’ Brien, Buren, Bartolini, oltre a lavori luminosi di giovani

artisti nei vicoli coperti (Chiassi). L’ultima opera è stata appena inaugurata in un

percorso verde subito fuori dal paese, ed è un padiglione di Marinella Senatore,

rivestito internamente di specchi e con, sul tetto, una scritta luminosa: ”We Rise by

Lifting Others”: un invito all’incontro e alla condivisione tra esseri umani. Un

discorso a parte merita David Tremlett, inglese, divenuto famoso per la tecnica del

wall drawing, cioè la pittura che riveste le pareti di edifici, senza immagini, ma solo

con colori e geometrie, che evocano il contesto paesaggistico e culturale. E’ molto

attivo in Italia, a partire dalla zona delle Langhe, dove affrescò, assieme al maestro

del Concettualismo americano Sol Lewitt, la Cappella del Barolo, in località La Morra,

tra le vigne: luogo diventato famosissimo e simbolo della nuova immagine di quei

territori, tra arte moderna, paesaggio, natura. Tremlett ha eseguito diversi altri

interventi nelle Langhe, in chiese e luoghi pubblici, tra cui un ospizio. Tra gli altri siti

italiani in cui è possibile vedere suoi lavori, lo splendido Palazzo Butera a Palermo, il

Collegio Borromeo a Pavia, il castello di Formigine, la Cappella di Santa Maria dei

Carcerati a Bologna (scandalosamente inaccessibile). Richiesto di un primo

intervento nella frazione di Legoli, che ospita anche il tabernacolo di Benozzo

Gozzoli, ha deciso di farlo sulla discarica, per riscattarne la percezione negativa

dandole bellezza. Ha scelto un grande muro di contenimento in cemento,

rivestendolo di colori primari brillanti, in modo da renderlo visibile anche da grande

distanza. Con la stessa logica ha colorato alcune grandi cisterne per la produzione di

biogas. Ora questi interventi, unitamente alle statue giganti, connotano fortemente

questo luogo. Richiesto di un nuovo intervento, Tremlett ha scelto la piccola

frazione di Ghizzano, dove ha colorato le case della strada principale (Via di Mezzo)

con tonalità di verde, giallo, marrone, che riprendono i colori del paesaggio. Ora

Ghizzano è diventato un vero e proprio museo del contemporaneo, con opere di

Tremlett, Alicja Kwade, Fortuyn-O’Brien, Patrik Tuttofuoco. Inoltre, nell’Oratorio

della Santissima Annunziata, è possibile accomodarsi su due sedie davanti a una

colonna e ascoltare un racconto dalla voce registrata dell’autore. L’opera, di Vittorio

Corsini, fa parte del progetto “Voci”, e ce ne sono in vari luoghi (per la verità non

sempre accessibili). Il comune di Peccioli è riuscito, con tutte queste iniziative, a

divenire una meta attraente per un turismo che può esplorare una parte un po’

meno conosciuta della campagna toscana, ma anche le vicine città di Pisa e Livorno.

Segno che anche il contemporaneo può inserirsi armonicamente in una regione già

piena di bellezza, rendendola ancora più interessante.

Sauro Sassi



SUL SITO www.peccioli.net E’POSSIBILE RICAVARE MOLTE INFORMAZIONE PER LA

VISITA DEL COMUNE E DEL SUO TERRITORIO.

IL MACCA, MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA A CIELO APERTO, RACCOGLIE TUTTE

LE INFORMAZIONI PER LA VISITA DELLE INSTALLAZIONI NEL PAESE E NELLE FRAZIONI

CIRCOSTANTI.

PER LA VISITA GRATUITA DELLE OPERE NELLA DISCARICA DI LEGOLI OCCORRE

PRENOTARSI SUL SITO www.belvedere.peccioli.net

SI PUO’ ANCHE PRENOTARE UN TOUR PER LA VISITA DELLE OPERE DEL PROGETTO

“VOCI”.

L’UFFICIO INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA TURISTICA SI TROVA IN PIAZZA DEL

POPOLO 5, LA PIAZZA PRINCIPALE, E FORNISCE MAPPE E MATERIALE INFORMATIVO.

IL MARTEDI’, GIOVEDI’ E VENERDI’ E’ APERTO DALLE 10 ALLE 13. GLI ALTRI GIORNI,

COMPRESI SABATO E DOMENICA, DALLE 10 ALLE 13 E DALLE 15 ALLE 19. TEL.

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