ATELIER CHAMBRE
Quella di Orlandoni è un’arte aperta e autonoma; negli stilemi della metapittura in cui prende corpo e potenza razionalità e leggerezza. Si desume, guardando nei solchi di uno spazio cosmico che il cerchio, nella sua perfezione prelude all’immutabilità del tempo infinito come anche il riaffiorare della materia (le terre) inoltrano alla simbologia evocativa di una esplosione cosmica o vulcanica. Ogni opera estrinseca un risultato estetico, che porta all’evidenza una ipotesi di sviluppo oggettivo e contiene i codici di un naturalismo che avvalora un processo disvelante di nuova arte, oggettuale, che incontra la percezione fisica del reale e visione astratta di pensiero. (Dino Del Vecchio)
Nell’opera di Orlandoni si va dai suoi esordi di informale materico a quelli della poetica oggettuale. Le coniugazioni si sono verificate sempre su piani qualitativi alti mettendo a nudo la sua inguaribile propensione alla ricerca e alla scoperta. Oggi egli si è avviato intelligentemente lungo i sentieri ancora non del tutto esplorati della contaminazione. Dei generi, intanto, perché usa sistemi linguistici fotografici e pittorici combinati; degli stili e delle connotazioni strutturali umane, perché fonde, riuscendo a raggiungere l’equilibrio della sintesi, la razionalità con l’emozione, l’elemento geometrico con quello passionale. Per questa dimensione, per questo equilibrio tra le apparentemente contrapposte coordinate cartesiane dell’individuo (ragione e sentimento), egli è un artista autentico, teso al superamento delle dicotomie ed alla ricomposizione di quell’unicità in cui consiste l’essere e il sentirsi uomo. (Armando Ginesi)
ATELIER CHAMBRE - Piazza Garibaldi, 61 - 60022 CASTELFIDARDO (Marche) - ITALY
www.atelierchambre.com - tel. +39 347 6743420 - info@atelierchambre.com
Quella di Orlandoni è un’arte aperta e autonoma; negli stilemi della metapittura in cui prende corpo e potenza razionalità e leggerezza. Si desume, guardando nei solchi di uno spazio cosmico che il cerchio, nella sua perfezione prelude all’immutabilità del tempo infinito come anche il riaffiorare della materia (le terre) inoltrano alla simbologia evocativa di una esplosione cosmica o vulcanica. Ogni opera estrinseca un risultato estetico, che porta all’evidenza una ipotesi di sviluppo oggettivo e contiene i codici di un naturalismo che avvalora un processo disvelante di nuova arte, oggettuale, che incontra la percezione fisica del reale e visione astratta di pensiero. (Dino Del Vecchio)
Nell’opera di Orlandoni si va dai suoi esordi di informale materico a quelli della poetica oggettuale. Le coniugazioni si sono verificate sempre su piani qualitativi alti mettendo a nudo la sua inguaribile propensione alla ricerca e alla scoperta. Oggi egli si è avviato intelligentemente lungo i sentieri ancora non del tutto esplorati della contaminazione. Dei generi, intanto, perché usa sistemi linguistici fotografici e pittorici combinati; degli stili e delle connotazioni strutturali umane, perché fonde, riuscendo a raggiungere l’equilibrio della sintesi, la razionalità con l’emozione, l’elemento geometrico con quello passionale. Per questa dimensione, per questo equilibrio tra le apparentemente contrapposte coordinate cartesiane dell’individuo (ragione e sentimento), egli è un artista autentico, teso al superamento delle dicotomie ed alla ricomposizione di quell’unicità in cui consiste l’essere e il sentirsi uomo. (Armando Ginesi)
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