Bookcrossing in Toscana e nel mondo

di Patrizia Lùperi
Lunedì 28 luglio 2008


La pratica della lettura è sempre meno diffusa nella società della conoscenza che privilegia la fruizione passiva di immagini e suoni, senza utilizzare la grammatica della fantasia di cui Gianni Rodari parlava affascinandoci. Ben vengano dunque progetti come quelli del Bookcrossing, iniziativa nata dall'idea dell'americano Ron Hornbacker, figlio di maestri che gli hanno insegnato la passione per la lettura. La sua idea innovativa è stata quella di "liberare" i libri letti e amati, con l'idea di fare dell'intero mondo "una grande libreria". Ron ha creato un sistema in cui i libri vengono abbandonati ma sempre in luoghi prestabiliti e poi di nuovo catturati, letti e di nuovo lasciati andare secondo nuovi percorsi.

Numerosi eventi sono nati spontaneamente in ogni parte del mondo: in Spagna, Portogallo, Regno Unito, Germania, Canada e in America Latina, dove il 7 di ogni mese si lasciano andare i libri, libri che devono essere di facile lettura perché lo scopo di questa iniziativa è promuoverne la pratica in questa parte sperduta del mondo, caratterizzata però da un'innata creatività letteraria.

Anche in Italia sono in corso molte iniziative di Bookcrossing: in particolare segnaliamo la rotta dei libri che si sta organizzando nelle strade di Porcari, un comune vicino a Lucca, dove si sta anche preparando una giornata di studio sul ruolo della lettura nell'universo delle immagini che si svolgerà nella metà di ottobre. A Porcari numerose associazioni di volontariato, il personale della Biblioteca comunale e privati cittadini, stanno lavorando per predisporre 20 postazioni sparse per i vari luoghi sociali (negozi, ristoranti, ambulatori...), stanno scegliendo i libri più adatti da proporre e da esporre e... si assiste a una rinnovata attenzione per la lettura, che avrà una ricaduta positiva, oltre gli esiti e le aspettative del progetto, che partirà effettivamente a settembre e avrà una vita di due anni.

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