ANIME’ GIAPPONESI

di Antonella Musiello

L’eterna voglia di destare curiosità e fantasia è sempre stata presente nella cultura orientale e in quella giapponese.

Una delle tante arti in evoluzione che nasce in questa terra, ma che è ormai una forma rivoluzionaria anche in Occidente è il cinema d’animazione.
Inizialmente nata come forma d’intrattenimento per bambini, quest’arte ha disinibito le proprie aspettative e si è spinta oltre, toccando un notevole interesse anche fra gli adulti.

È ciò che accade all’Istituto Giapponese di Cultura in questi giorni a Roma, dove è in corso una rassegna in omaggio al cinema d’animazione giapponese, dal titolo ANIME’ GIAPPONESI: VISTI, NON VISTI, RIVISTI. Importanti lungometraggi anticipano l’attività visiva al dibattito-conferenza che si terrà il 28 Ottobre 2008 presieduto dal produttore Masao Muruyama e dal regista di film e serie animate Masayuki Kojima.

Masao Muruyama, uno dei fondatori dello studio di animazione giapponese MadHouse, ripercorre le tappe degli anime’ giapponesi a partire dagli anni ’70 prendendo spunto dai titoli che hanno contribuito al successo della casa di produzione.
Tra i film in programmazione, “Unico” di Toshio Hirata con sottotitoli in italiano.

Unico è il protagonista, un piccolo unicorno bianco che ha un potere nel suo corno magico che offre la possibile felicità alle persone che lo attorniano. Gli dèi, sperimentano vari modi per ostacolare Unico, fra i quali esiliarlo nella terra dell’oblio prima, e nel mondo del nulla poi…Il piccolo unicorno conquisterà fatalmente anche i personaggi più spaventosi e continuerà ad esaudire i desideri altrui senza remore. Una sorta di genio della lampada alle prese con rischiosi impedimenti.

Un’altra interessante proiezione è “Tokyo Godfathers”, nel quale si narra la storia di tre amici che nel giorno della vigilia di Natale scovano tra i rifiuti una dolce neonata. Questi tre amici in realtà sono degli erranti per la strada, un travestito, una ragazza scappata di casa ed uno scorbutico un tempo ciclista, che dopo qualche esitazione aiutano la piccola a ritrovare i genitori.

Sarà un viaggio travagliato nel quale ritroveranno il loro passato e che sarà la causa della trasformazione del loro futuro.
Non è insolito ritrovare in questo genere di cinema, la diffusa mentalità giapponese continuamente mossa da scelte oniriche e inverosimili. Gli appuntamenti con il cinema d’animazione si estendono al prossimo 21 e 28 Ottobre al termine del quale cesserà la collaborazione con la Sony Pictures Home Entertainment.

È interessante valutare oltre la scelta di utilizzare temi volutamente bizzarri, anche la dinamicità e la vivace sintesi di geniali attinenze alla vita reale. Un attegiamento che corrisponde ad un comune e anche positivista bisogno di credere che l’essenza vera delle cose spesso si trova in tutto ciò che desta la propria immaginazione, soprattutto in un periodo come quello che viviamo dove spesso il pessimismo trionfa sull’ottimismo.
Anime’ giapponesi, quindi come anima, quella reale, spesso traslata da quella surreale, ma pur sempre magica.


INFORMAZIONI:
“ANIME’ GIAPPONESI: VISTI, NON VISTI, RIVISTI”
Istituto Giapponese di Culura
Via Antonio Gramsci, 74 Roma
Dal 7 al 28 Ottobre 2008
Ore 19.00
Ingresso gratuito
www.jfroma.it.

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