LA VALORIZZAZIONE MUSEALE ATTRAVERSO IL WEB.



Chiara Di Salvo

panoramica europea e il progetto e-europe minerva




La ricerca della valorizzazione attraverso il web ha radici profonde.

E’ l’era della “rete”, della grande comunità informatizzata e dell’informazione globale che viene convenzionalmente indicata con la sigla I.S. - Information Society. Compito di tale Direzione Generale è promuovere, coordinare e massimizzare l’uso degli strumenti informatici, sia a livello centrale sia periferico, per valorizzare il bene del nostro Paese.


Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma I.S.T. (Tecnologie per la Società dell’Informazione), nato nel marzo 2002 e terminato nel 2005, il “Ministerial network for valorising activities in digitisation”, noto con il nome convenzionale e-Europe MINERVA, è un progetto che riunisce i Ministeri della Cultura dei Paesi membri dell’Unione, oltre ai Ministeri dei nuovi entranti dell’epoca, quali Ungheria, Estonia, Repubblica Ceca, Slovenia, nonché Israele e Russia ma con il coordinamento affidato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano, con lo scopo discutere, comparare e armonizzare le attività sviluppate nel settore della digitalizzazione del patrimonio culturale europeo.

L’Europa ci ritiene “i migliori” nella gestione di progetti a scopo culturale e questo del progetto e-Europe MINERVA è uno dei tanti esempi. Mi soffermo sull’Italia per una nota: con il D.P.R. 27 novembre 2007, n. 233 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell’articolo 1, comma 404, della legge 27 dicembre 2006, n. 296”, è stata data una nuova organizzazione al Ministero per i Beni e le Attività Culturali con l’istituzione, tra le altre, della Direzione generale per l’organizzazione, l’innovazione, la formazione, la qualificazione professionale e le relazioni sindacali (art. 4, comma L) che: « cura il coordinamento nazionale nel campo dei sistemi informativi, della digitalizzazione, dei censimenti di collezioni digitali, dei servizi per l’accesso on-line (siti web, portali) nonché l’identificazione di centri di competenza, anche attraverso l’emanazione di raccomandazioni, linee guida, standard, raccolta e analisi di buone pratiche, statistiche, studi, rapporti ».

Finalmente quindi, anche l’Italia può vantare una Direzione ministeriale che, oltre alle relazioni con i sindacati (questi accorpamenti d’uffici capitano solo in Italia ma speriamo che in Europa non se ne accorgano…), trova spazio e professionisti per dare voce al grande patrimonio culturale italiano attraverso internet.

Torniamo al progetto MINERVA: all’interno sono stati costituiti dei gruppi di lavoro, i cosiddetti Working Groups (WP).

Il Gruppo WP4, European Cultural Content Interoperability Framework, in ambito italiano con il progetto “Interoperabilità e servizi digitali”, ha elaborato il manuale “Linee guida tecniche per i programmi di creazione di contenuti culturali digitali” [Working Group Coordinator - Gruppo di lavoro italiano: Dott.ssa Giuliana De Francesco, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 2006 ], cercando di definire linee-guida, raccomandazioni, manuali e strumenti sulla digitalizzazione dei contenuti culturali, sui metadati, sull’accessibilità a lungo termine e sulla conservazione per la qualità dei contenuti dei portali.

Il Gruppo WP5, Quality, Accessibility and Usability, in ambito italiano con il progetto “Identificazione dei bisogni degli utenti e dei criteri di qualità per un accesso comune” [Working Group Coordinator - Gruppo di lavoro italiano: Dott.ssa Fedora Filippi, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 2004 ], ha elaborato il “Manuale per la qualità dei siti culturali”, nel quale si specifica il modello di qualità del web che coniughi aspetti tecnici con esigenze culturali. Nell’ambito delle attività del WP5 Italia, è stato reso operativo un prototipo di sito web culturale pubblico, con l’obiettivo che possa diventare un riferimento per un museo di piccole o medie dimensioni: “Museo&Web”.

Per la sua realizzazione tecnica sono state seguite le linee guida contenute nel Manuale e i principi europei per la qualità di un sito web culturale, elaborati nell’ambito del Progetto europeo MINERVA. Inoltre, si sono tenuti in considerazione i requisiti per l’accessibilità, definiti nello “Studio sulle linee guida recanti i requisiti tecnici e i diversi livelli per l’accessibilità e le metodologie tecniche per la verifica dell’accessibilità”, considerato la base tecnica del decreto emanato l’8 agosto 2005, come prescritto dalla l. 9 gennaio 2004, n. 4 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici” (c.d. Legge Stanca).

Con il “kit” di progettazione di “Museo&Web”, e-Europe MINERVA si pone l’obiettivo di raggiungere una piattaforma comune che promuova la fruizione del patrimonio culturale attraverso internet, cercando di creare una comune visione (e cultura) europea che serva a definire quali azioni e programmi sviluppare per promuovere e valorizzare anche in rete il proprio patrimonio culturale nazionale rendendolo noto e fruibile all’intera comunità europea e non solo.

Paesi come la Francia hanno adottato pienamente questo modello di sito web, riuscendo ad uniformare e valorizzare a pieno regime gli oltre 1200 musei di Francia, Musée de France (musei posti sotto il controllo statale).

In Italia pare non si conosca il modello “Museo&Web”.

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