di Patrizia Lùperi
Nelle citta della conoscenza l'imperativo categorico NON E' solamente leggere MA SOPRATTUTTO scrivere per FARSI LEGGERE!!!
La scrittura suscita proiezioni immaginative continue; ogni parola scritta risveglia doti personali, accende sensazioni riposte nel profondo e le porta alla luce. Attiva i meccanismi del pensiero personale ma genera parallelamente lo sviluppo di intelligenze collettive.
Quindi ben vengano iniziative come queste, concorsi per far conoscere autori sommersi e solitari che decideranno di uscire allo scoperto perché, come sostiene il Nobel Orhan Pamuk: "Leggere romanzi significa confrontarsi sia con la fantasia dell'autore sia con una realtà che ci appartiene e ci incuriosisce".
Il 31 marzo 2009 scade il termine per la presentazione dei racconti e delle poesie per il Concorso Nazionale di Poesia e Prosa FAZIO degli UBERTI, giunto ormai alla XV edizione.
Il Concorso prevede una sezione dedicata agli alunni delle Scuole medie inferiori, un'altra alle Scuola medie Superiori e una Sezione per gli adulti.
Le poesie presentate, a tema libero, non devono superare i 50 versi ciascuna mentre i racconti non possono oltrepassare le 150 righe di 80 battute.
La premiazione del concorso avverrà , alla presenza delle Autorità cittadine, il 23 maggio 2009 alla Festa del Parco di San Rossore, che quest'anno festeggia il trentennale.
In tale occasione sarà conferito un premio fuori concorso a una personalità del mondo artistico e culturale.
I materiali, in doppia copia, devono essere inviati a:
Concorso Nazionale di Poesia e Prosa Fazio degli Uberti
Felici Editore
Via G. Carducci n 60
56017 La Fontina - S. Giuliano Terme - Pisa
Per maggiori informazioni, collegatevi al sito della Provincia di Pisa, dove è pubblicato il bando:
http://www.provincia.pisa.it/interno.php?id=7735&lang=it
Nelle citta della conoscenza l'imperativo categorico NON E' solamente leggere MA SOPRATTUTTO scrivere per FARSI LEGGERE!!!
La scrittura suscita proiezioni immaginative continue; ogni parola scritta risveglia doti personali, accende sensazioni riposte nel profondo e le porta alla luce. Attiva i meccanismi del pensiero personale ma genera parallelamente lo sviluppo di intelligenze collettive.
Quindi ben vengano iniziative come queste, concorsi per far conoscere autori sommersi e solitari che decideranno di uscire allo scoperto perché, come sostiene il Nobel Orhan Pamuk: "Leggere romanzi significa confrontarsi sia con la fantasia dell'autore sia con una realtà che ci appartiene e ci incuriosisce".
Il 31 marzo 2009 scade il termine per la presentazione dei racconti e delle poesie per il Concorso Nazionale di Poesia e Prosa FAZIO degli UBERTI, giunto ormai alla XV edizione.
Il Concorso prevede una sezione dedicata agli alunni delle Scuole medie inferiori, un'altra alle Scuola medie Superiori e una Sezione per gli adulti.
Le poesie presentate, a tema libero, non devono superare i 50 versi ciascuna mentre i racconti non possono oltrepassare le 150 righe di 80 battute.
La premiazione del concorso avverrà , alla presenza delle Autorità cittadine, il 23 maggio 2009 alla Festa del Parco di San Rossore, che quest'anno festeggia il trentennale.
In tale occasione sarà conferito un premio fuori concorso a una personalità del mondo artistico e culturale.
I materiali, in doppia copia, devono essere inviati a:
Concorso Nazionale di Poesia e Prosa Fazio degli Uberti
Felici Editore
Via G. Carducci n 60
56017 La Fontina - S. Giuliano Terme - Pisa
Per maggiori informazioni, collegatevi al sito della Provincia di Pisa, dove è pubblicato il bando:
http://www.provincia.pisa.it/interno.php?id=7735&lang=it
Scrivete tutti, io non riesco ad inventarmi un racconto in questo periodo...
RispondiEliminaNelle città della conoscenza leggere è imparare qualcosa, scrivere spiegare a se stessi la vita e il pensiero, farsi leggere una necessità primaria, come respirare e bere. Perché è spiegarlo anche a chi può o vuole ascoltare.
RispondiEliminaPosta un commento