L'arte vista dal satellite



di Chiara Di Salvo


Il 13 gennaio 2009 il museo del Prado di Madrid, in collaborazione con Google, ha inaugurato la visita virtuale in 3D del museo e la visione, ad altissima risoluzione, di 14 opere d’arte presenti nell’edificio.

Il tour attraverso i lavori di Velazquez e Rembrandt è possibile grazie alla tecnologia di Google Earth che, con immagini proposte ad una definizione di circa 14.000 milioni di pixel, permette di soffermarsi, nel silenzio della propria stanza e “a pochi centimetri” dalla superficie pittorica, sui dettagli delle opere d’arte come il tocco delle pennellate o il craquelè della vernice invecchiata.

Per la gioia di esperti d’arte ed appassionati, viaggiare non sarà più un problema.
Il realismo delle immagini e la resta “dal vivo” del quadro renderà più accessibile una parte di una cultura custodita in quattro lati di cemento.
"Artemis” di Rembrandt; “Autoritratto” di Durer; “3 maggio 1808”di Goya; “Nobiluomo con mano sul petto” di El Greco; “Immacolata concezione” di Tiepolo e “Annunciazione” di Beato Angelico sono solo 6 dei 14 capolavori presenti nella galleria virtuale del museo.

Dopo la creazione della visita al Museo Virtuale della via Flaminia Antica a Roma, primo in Europa come museo archeologico multi-utente nel gennaio dell’anno scorso (articolo del 18 dicembre 2008 – IN4LATI), il Prado si aggiorna e propone al mondo parte del suo patrimonio.
Ed è proprio il caso di dire che lo propone “al mondo”, poiché con la tecnologia satellitare e Google Earth è possibile fare uno zoom non più e non solo per le strade delle città ma ora anche nei musei fino a soffermarsi davanti ad un quadro.

Personalmente posso dire di aver provato a fare un “giro” al Prado e devo dire che, dopo aver installato Google Earth, mi aspettavo qualcosa di più accattivante visti i potenti mezzi a disposizione…Il museo non ha il percorso vero e proprio in 3D dell’interno, ovvero la visita virtuale delle gallerie con la presentazione dell’intero patrimonio posseduto; tuttavia, museo in 3D a parte, devo dire che la fotografia delle opere d’arte è eccellente e si ha davvero la sensazione di essere davanti al quadro. Una scheda tecnica ed una breve relazione accompagnano il visitatore nella lettura dell’opera.

Resta da chiedersi perché siano state pubblicate proprio queste opere, se e quando ne verranno caricate delle altre e se c’è l’intenzione d’esporre virtualmente anche altri capolavori della storia dell’arte, quali i codici miniati e gli arazzi.
La cultura, anche se imboccata e orientata a priori, in questo caso è finalmente accessibile a tutti.

2 تعليقات

  1. Io non credo si possa rendere la bellezza di un quadro vista dallo schermo di un computer. Il bello dell'osservare un'opera d'arte è proprio il viaggio che si percorre per andarla a vedere e poi l'entusiasmo nel tenerlo davanti agli occhi e di conservarlo per sempre in ricordo. I pixel rovinano la vista, l'arte la migliora.
    Ciao. Lella (guardare a oriente).

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  2. bellissimo, è vero. Non so - Chiara - se hai notato che il frame che si vede qui sopra (l'occhio che lacrima) è uno dei frame che ho usato nei miei video (Still life music 2). A Lella ico: concordo, ma queste sono possibilità aggiungive, non sostitutive della realtà. Personamente quando andrò al Prado vedrò questo stesso occhio che lacrima con un'attenzione ed emozione diversa, ora che l'ho visto dallo schermo del computer

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