PARty con Alice: La poetica dell’apPARenza



di Antonio Sassu



«Il nostro universo, dove regnano il Peso e il Numero, dove il tempo è rettilineo e gli oggetti impenetrabili, dove i libri si leggono da sinistra a destra e dal principio alla fine, affida il compito di conoscere l’“altro” universo al più amabile dei suoi messaggeri, nei due capolavori di Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio. I grandi, limpidi occhi infantili di Alice rispecchiano fedelmente ogni minima notizia nel lago serio e incuriosito delle pupille. Ma, sebbene Carroll la credesse una “creatura di sogno”, Alice appartiene saldamente e interamente al mondo che noi abitiamo. Nessuna creatura è più terrestre di lei, e possiede come lei lo “spirito di realtà”: ragionevolezza, buon senso, buona educazione, cortesia, diplomazia innata, capacità di giudizio, istinto pratico, tutte le qualità che ci aiutano a vivere sulla terra si combinano nella figura di questa deliziosa bambina vittoriana». (Pietro Citati)


PARtire con Alice, PARteciPARe a un PARty con Alice o PARteciPARe a un PARty di Alice apPARtiene, giocoforza, e con maggiore o minore consapevolezza critica, al percorso di ciascun artista, costretto a superare, malgré lui, la dimensione ambigua dell’apPARerza. Significa, insomma, percorre quell’universo “altro” che può aprirsi come una voragine per coloro che decidono di attraversare lo specchio e non si accontentano di rimanervi davanti a contemplare, in un onanistico narcisismo, la propria immagine riflessa. È l’adozione del principio della metamorfosi che tutto trasforma e muta di significato, è la PARtenza per un viaggio in cui le leggi fisiche, matematiche, lessicali, vengono stravolte, dove la memoria si perde e l’Io si trasforma in altro da sé, dove le coordinate spazio-temporali funzionano all’incontrario, dove il nonsense si fa norma e la norma diventa nonsense. Tuttavia, percorrere questo universo, richiede, PARadossalmente – come insegna la curiosa e saggia Alice – quello “spirito di realtà” che consente di non venir fagocitati dal vortice dell’irrazionale e della follia. Ma per l’artista contemporaneo è fondamentale attraversarlo per meglio capire il luogo dell’apPARenza o di quell’apPARente “normalità” che altro non è che il nostro universo, avendo la consapevolezza che, come per Alice, è forte il rischio di smarrirsi e smarrire la propria identità. (Ivo Serafino Fenu)


« “Ma chi sei tu in fin dei conti?”
Alice titubò un momento, poi disse:
Io … io non so più esattamente chi sia, dopo tutto quello che mi è capitato oggi … So chi ero stamattina, ma poi sono diventata un’altra e questo per parecchie volte …”
“Che cosa intendi dire? – chiese in tono severo il Bruco – Spiegati!”
“Temo che non potrò spiegarmi – rispose Alice – perché, vede, io non sono più io!” »

Progetto ideato e curato da Askosarte
interno alla rassegna di arte contemporanea Troppo periferici>>fenomenologia dei margini
realizzata con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Nurachi
direzione artistica e testi di Ivo Serafino Fenu

Nurachi Museo_Peppetto Pau
23 maggio_07 giugno 2009
h. 18.30/20.30 (chiuso lunedì)
Inaugurazione sabato 23 maggio ore 19.30

Durante la serata inaugurale di Party con Alice si potrà assistere alla performance musicale della pianista Cinzia Casu con Alice Madeddu (soprano) e Riccardo Spina (basso)
In mostra abiti dello stilista Carlo Petromilli

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