Pillole di BIOARCHITETTURA: L’ ORIENTAMENTO dell’EDIFICIO – prima parte



di Alessandro De Sanctis

L’edificio bioclimatico va orientato in modo da utilizzare al massimo l’illuminazione naturale e l’irraggiamento solare (in riferimento ad aree climatiche con latitudini del tipo europeo).


La rotazione della terra attorno al sole, annuale ed ellittica, determina due punti nodali, i solstizi, d’inverno il 12 dicembre, e d’estate il 12 giugno, cui corrispondono le giornate rispettivamente più breve e più lunga dell’anno, connesso con questo fenomeno è l’altezza solare, minima al solstizio d’inverno, e massima per quello estivo.

Il sole nasce mediamente ad est (d’inverno verso sud-est, d’estate verso nord-est), e tramonta simmetricamente all’asse nord sud, dopo aver percorso (dal nostro punto di vista) l’arco sud del nostro orizzonte terrestre (alla nostra latitudine).
Tutti questi dati determinano la posizione ottimale degli ambienti di un’architettura e il suo orientamento generale.
L’asse Nord-Sud è quello ottimale per approfittare al meglio dell’illuminazione naturale e dell’irraggiamento solare, per alcuni invece è preferibile, relativamente all’irraggiamento solare, ruotare di qualche grado verso est l’asse dell’edificio.
Il sole “nasce” e lo vediamo ruotare da est (o nordest o sudest) a ovest salendo in cielo fino alle ore 12, dove raggiunge la sua altezza massima (perpendicolare alla terra per l’equatore - Zenith, molto radente ai poli). La facciata a sud è quindi quella che usufruisce maggiormente dei benefici di luce e calore solari.

Altri fattori da tenere in considerazione sono il numero di ore di soleggiamento della facciata e il tempo necessario all’onda di calore (generata sulla faccia esterna dell’edificio dal soleggiamento, principalmente nel periodo estivo) di passare (smorzata grazie all’effetto isolante dei giusti materiali) all’interno dell’ambiente abitato, questo fenomeno temporale è chiamato “sfasamento” e la sua caratteristica fisica è la τ (tau).
Possiamo quindi determinare, grazie al numero di ore necessario al calore di passare all’interno (solo parzialmente) e alla fascia oraria del soleggiamento relativo alle varie inclinazioni delle facciate, come disporre gli ambienti abitati, in relazione al loro tipo d’uso; dormire, lavorare, studiare, ecc. ecc.

Tramite l’irraggiamento solare possiamo accumulare calore sulle facciate ma principalmente all’interno degli ambienticostruiti tramite le aperture finestrate.



Nella prox puntata: ORIENTAMENTO dell’EDIFICIO seconda parte

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