di Antonella Musiello
Anche d’estate non si placa la voglia d’arte nella capitale soprattutto se si tratta si suggestive forme appartenenti all’Oriente.
Un esempio sono le mostre a titolo giapponese che sono in corso in questo periodo: “Giappone. Tradizione e Innovazione” presentata lo scorso 26 giugno alla casa delle letterature di Roma, e “Il Fiore del Meraviglioso” che si sta svolgendo presso la Casa dei Teatri situata all’interno di Villa Panphilj a Roma.
La prima mostra citata e un evento organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale Teatrio presentando un confronto fra passato e presente della grafica giapponese. La casa delle Letterature fin dalla sua nascita, ha sempre avuto lo scopo di avvicinare il pubblico ad altre culture e appunto questa mostra è stata pensata per offrire maggiori influenze con la cultura giapponese.
Si passa così dalla narrativa alle illustrazioni nipponiche atraversando stili e tecniche che nel corso degli anni hanno caratterizzato diverse forme d’arte, dal teatro alla letteratura, dalla poesia all’illustrazione per l’infanzia. Sono state esposte xilografie appartenenti alla prestigiosa collezione Contini realizzate da importanti artisti come Kitagawa Utamaro oppure Utagawa Hiroshige, databili fra il 1803 e il 1860. Le stampe ricordano ed evidenziano lo stile dell’epoca arricchite dalla famosa pittura Ukiyo. L’Ukiyo è un genere di stampa molto antica, decorata su blocchi di legno che cominciò a scomparire a partire dal XIX secolo con l’avvento della fotografia e di nuove tecniche importate dall’Occidente.
La mostra però è dedicata anche a tecniche di illustrazione giapponese contemporanee, con una specifica attenzione al manga già molto popolare nei paesi occidentali. Fra gli artisti figurano anche alcuni nomi italiani come Federica Di Meo, Alice Esculapi, Giusy Oliva e Mariapia Vannucchi. Per l’occasione gli appassionati potranno partecipare a diversi laboratori di disegno manga, durante i quali verranno argomentate le basi della costruzione in blocchi, espressioni e sfondi, introduzione al materiale di base, inchiostrazione. Un’occasione che conduce direttamente verso un’innovativa forma d’arte come anche verso una conoscenza più approndita della cultura giapponese.
Per quanto riguarda la mostra “Il Fiore del Meraviglioso” organizzata in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, è altrettanto interessante e coinvolgente e potrà essere visitata fino al 6 settembre. Lo scenario fiabesco di Villa Pamphili è valorizzato dall’allestimento di sale nel quale si racconta attraverso immagini e filmati la cultura teatrale giapponese. Affascinanti e suggestive appaiono le bacheche adornate da maschere e costumi dei teatri Nō e Kyōgen fino ad arrivare al Kabuki e al Bunraku. I filmati in particolare sono la testimonianza di una cultura spettacolare pressocchè ignota al grande pubblico e che ha costituito grandi fonti d’ispirazione di grandi uomini di teatro occidentali.
Immagini antiche, foto d’epoca, filmati, manifesti e anche 18 estratti da lungometraggi del regista Akira Kurosawa, che ha contribuito alla diffusione in Occidente di una cultura poco conosciuta, ma ricca di valori, rituali e persino con molti punti in comune con il mondo occidentale.
La mostra prosegue poi con immagini dal teatro nelle sue forme più contemporanee, come nell’Angura e nel Butō, che uniscono danze e recitazione, in stile underground.
Consigli utili per non perdere le coordinate orientate verso la scoperta di nuove forme d’arte e verso la tradizione intramontabile.
"Giappone - tradizione e innovazione"
Roma, Casa delle Letterature, piazza dell'Orologio 3
dal 26 giugno al 10 settembre 2009
"Il Fiore del Meraviglioso"
a cura di Yosuke Taki
Roma, Casa dei Teatri, Villa Pamphili
dal 28 maggio al 6 settembre 2009
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