Giuseppe Gavazza
Il problema, apparentemente sensibile (considerato che ritorna con discreta frequenza sulle pagine dei giornali) di avvicinare il pubblico alla musica classica o colta si può anche affrontare in modi diversi è più originali di quelli - già toccati in questa rubrica su TP - del tipo “ … proponendo con maggiore frequenza il cosiddetto grande repertorio"o svendendo per musica colta musica che colta non è. Leggo su La Stampa del 31 luglio che la NSO (National Symphony Orchestra) di Washington ha iniziato una sperimentazione che associa ad un concerto sinfonico dal vivo l'uso di sms e Twitter per dare, in tempo reale, informazioni al pubblico relative al repertorio presentato. 50 brevi testi scritti per l'occasione da Emile De Cou, direttore del concerto, raccontano ai telefonini (per l'occasione accesi in sala) passo passo cosa accade nella Sinfonia n.6 op. 68 in fa maggiore detta Pastorale di Ludwig van Beethoven. La scelta di questo brano è deliberata e vincente: la Pastorale è un capolavoro ben conosciuto e accattivante all'ascolto che si presta ad una analisi descrittiva in termini non strettamente tecnici e musicali: è consuetudine infatti associare alla partitura elementi naturalistici, dai canti degli uccelli nel bosco, allo scorrere di acque di torrente ad un temporale con relativa quiete successiva.
Benjamin Britten nel 1946 aveva scritto The young person guide to the orchestra op. 34, un brano orchestrale in cui una voce recitante, esattamente scritta in partitura come ogni altro strumento, racconta e spiega al pubblico gli elementi della composizione, dai temi melodici, alla forma, agli strumenti utilizzati. Un Pierino e il lupo, meno conosciuto, meno favolistico ma più didattico e didascalico; una bellissima lezione di musica e di analisi colta ma avvicinabile. Purtroppo gli esempi sono pochissimi: a parte i due brani citati di Britten e Prokofiev non saprei citare altri pezzi che insegnino la musica in forma di concerto. Mi vengono in mente i filmati delle splendide (purtroppo inimitate) lezioni concerto di Leonard Bernstein dal podio della New York Philarmonic Orchestra.
La tecnologia oggi permette azioni impensabili ai tempi di Britten e Prokofiev: sono convinto che ambedue, magari in collaborazione con Bernstein, si sarebbero divertiti a usare Twitter ed il cellulare per far arrivare la propria musica ad un pubblico più vasto.
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