MONADI II

LUI- Io vivo solo. E non credo a tutte quelle teorie dell'anima gemella, dell'altra metà della mela. Le monadi, per me, rimangono una noiosa teoria filosofica. Non credo che Leinbniz, brutto come'era, abbia mai trovato la sua anima gemella. Stronzate. Ad uso e consumo dei ristoranti per San Valentino, dei negozi di gadget, pieni di bambini nudi che si tengono per mano (istigazione alla pedofilia?).
Io vivo solo.
Perché odio le bugie. E preferisco vedere la faccia di Gina, la portiera, che arrossisce, quando mi porto a casa qualche nuova conquista, piuttosto che il suo disagio a sapermi cornuto.
Non è sempre stato così. Ero sposato, una volta. Sembra un secolo fa. Quando anch'io andavo al ristorante con la mia metà (orrore e menzogna) per San Valentino e compravo quei bambini nudi di pessimo gusto e discutibile morale.
Allora c'era lei.
Umph!

Isabella

11 Commenti

  1. Non sempre è stato così...ma che dire di quei san valentino odiati, di quei regali inutili e del vuoto, vuoto reso ancora più triste dagli anni che scorrono.
    La vecchiaia ridicola è forse l'ultima grande e inutile sorpresa della natura umana...
    tanto vale starsene da soli, senza sentire tristezza o solitudine in coppia ma essere soli e tristi da soli

    Susan

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  2. Ora sono solo, o forse no. Dopotutto ci sono le mie conquiste che durano non più di qualche mese e poi di nuovo felicemente single.
    Che stupidaggine questo giono di San Valentino, ma chi l'avrà inventato mai, mah!...forse le donne, le solite sentimentali.
    Creato soprattutto ad uso e consumo di gioiellieri, pasticcieri e ristoranti alla moda; fatto di regali futili e di fidanzatini, o pseudo tali, che si promettono amore eterno (come se l'amore avesse un determinato giorno dell'anno per manifestarsi, invece di durare tutto l'anno).

    Ambra

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  3. Edoardo aspettava il suo caffè mentre origliava il pensiero dello sconosciuto che aspettava a sua volta il suo caffè accanto a lui. "Devo smettere di fantasticare sulla vita delle persone sconosciute che incontro. Mi prenderanno per un pazzo e un pervertito se continuo a fissare nel vuoto quei ragazzini che aspettano l'autobus per andare a scuola.
    Edoardo in realtà sta rivivendo le inumane corse per arrivare puntuale a scola. Allora non fumava, aveva fiato per macinare chilomentri attraverso ogni intemperie, a piedi o in bici, ma mai in autobus, li odiava.
    Questa volta però è diverso.
    ha cominciato ad amare il bus dalla prima volta che l'ha notata: fragile e seria, con gli occhi come di gatta selvatica, aggirarsi sul mezzo come un'agile atleta, cercando di sistemarsi in modo da sfiorare il meno possibile la gente stipata attorno a lei.
    La osservava che nonostante la sua aria un poco snob, la ragazza era simile a lui: sembrava suo malgrado essere come lui incuriosita dai passeggeri, e fantasticare su di loro come lui: guardava i vecchietti che si reggevao a mala pena e sobbalzavano ad ogni brusca frenata dell'autista. Diventerò anch'io così, allora non mi guarderà più nessun uomo, se non provando indifferenza. Non come ora fa quello lì, che sfacciato.
    Edoardo, come leggendo nella sua testa, posò lo sguardo sul suo libro e fece finta di leggere. Più tardi Giulia, perchè era questa la ragazza, Oltrepassò metà autobus come giocando a tetris con l'ambiente che la circondava, e con una piroetta si avvicinò goffamente a Edoardo, che respirò un soffio di acqua di rose prima che la giovane saltasse dall'autobus quasi in movimento.
    E da quel momento l'uomo aveva smesso di prendere la macchina per recarsi al dottorato, con l'ipocrita scusa che andava a spendere, tra benzina e parcheggio, buona metà del suo misero stipendio di dottorando.
    E così ogni mattina la incontrava, la guardava di nascosto, amandola in silenzio.

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  4. Edoardo amava leggere le persone, molto di più che i libri, lo trovava più interessante. Nei suoi continui viaggi di lavoro, sul treno o in aereo, nelle infinite ore di attesa per ritardi o coincidenze, si divertiva ad osservare la gente intorno a lui, come si muoveva e comportava, ed immaginava la loro storia, i motivi dei loro essere lì, erano solo di passaggio o erano abitudinari come lui delle stazioni?
    Valentina

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  5. Quando c'era lei tutto era diverso.Ero diverso anch'io ma me ne accorgo solo adesso...Adesso che non compro più quei bambini nudi di pessimo gusto, che non entro più nei negozi di gadget,che non butto via i miei soldi in un ristorante per andarci con la mia metà...già la mia metà...l'orrore e la menzogna che ho amato,perdutamente amato...

    Grazia

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  6. Oso proclamar"basta!", perchè rinvangar'il passato?
    Diogene parlav'alle statue per abituarsi a non ottener risposte...
    Sono libero(ma so che in tal modo mi assegno limiti più stretti di un'autoimposizione di regole o divieti)!
    Oggi piego le sbarre della mia gabbia anziché svellerle com'un tempo(chi non sa amministrarsi come può dirigere la propria congrega e i suoi destini?).
    Vorrei sapere in base a quale ragione mi sono deciso e scopro che l'ho fatto senza
    ragione e forse persino contro ogni ragione.
    E'proprio questa(in alcuni casi)la miglior ragione.
    Sono scompagnato ed"accompagnato".
    Qualcuno potrebbe chiedermi"perchè accompagnato?!".
    Ovvio!Ognun'(in fondo)è caratterizzato dall'io e dal me...

    Isabella Canale

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  7. Io ti posso suggerire due cose.....
    uno psichiatra oppure ascolta queste parole:

    E' l'alba
    nel mare gia' respirano
    le bianche vele
    Ascolto un eco dolce
    che mi chiama
    e' la vita che chiama me
    Libero voglio vivere
    come rondine
    che non vuol tornar
    al nido
    Libero voglio andarmene
    libero non cercatemi
    e i ricordi i ricordi
    gettarli in fondo al mare
    Corre la vela mia
    corre per il suo mare
    chi la puo' mai fermare
    Naviga naviga naviga naviga
    Scivola scivola scivola
    col vento va
    verso la liberta'...
    Libero voglio vivere
    e' fantastico incredibile
    Libero sono libero

    Queste parole sono di Domenico Modugno.
    Ascolta la canzone e forse capirai cosa vuoi dalla tua vita o cosa non vuoi. Ricorda però che....l'amore è una cosa meravigliosa. LOVE IS A MANY-SPLENDORED THING!

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  8. Per tua sfortuna credo che chi si avvale d'uno psicologo/psichiatra sia più sano(poichè malato mentalmente)rispett'al triste vostro(circa l'offender gli altrui pensieri)esser malati nell'anima!

    Isabella Canale

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  9. Il mio pezzo non era riferito al tuo precedente ma al post principale! Scusa se non ho precisato.
    Comunque il mio commento era improntato sull'ironia.

    Riccardo

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  10. T'avevo preso in parola(schierandomi sulle difensive).
    Fortunatamente s'è trattato di un emerito fraintendimento.

    Isabella

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  11. Incomprensioni

    Ripensò a sua madre adesso: aveva sempre un'aria trasandata e di vecchia. Fumava troppe sigarette e i suoi denti erano tremendamente ingialliti.
    Ma quando era bambino la ammirava mentre la guardava detergersi il viso e poi truccarsi, la amava e nello stesso tempo la odiava, avendo capito che la mamma è la fidanzata di papà.
    Edoardo era cresciuto in una famiglia chiusa, dove padre e madre lavoravano tutto il giorno, lasciandolo con tate e maestre. I genitori sembravano poco armonici tra loro e spesso non si parlavano. Edoardo si costruisce un mondo tutto suo, dove gli animali parlano e ogni cosa può essere animata. La sensibilità innata si unì ad una naturale attitudine artistica e il ragazzo si incollò al pianoforte e non lo lasciò più.
    I genitori non incoraggiarono mai questa sua passione, considerandola non redditizia e pericolosa, come il mondo degli artisti in generale.
    Edoardo aveva imparato a rifugiarsi nella musica e, più tardi, in ciò che avevano tentato di scongiurare i genitori:la droga.
    Tuttavia aveva imparato, essendo una natura empatica e non potendo quindi fare a meno del prossimo e soprattutto delle donne, a non chiudersi del tutto ma a coltivare amori ed amicizie molto intensi.
    Arianna

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