fonte immagine: languagelizard
Yen Hsien
Anticamente viveva Wu, il Gran Capo di una Caverna di Montagna. Aveva sposato due donne, una delle quali era morta lasciandogli una bambina di nome Yen Hsien. Il padre l’amava teneramente, ma purtroppo anch’egli morì; la fanciulla allora cadde in balia della matrigna che incominciò a maltrattarla. Un giorno Yen Hsien s’era recata al fiume; mentre sedeva guardando l’acqua, s’accorse che un bel pesciolino nuotava verso di lei; Yen Hsien, intenerita, lo portò nel laghetto vicino a casa.
Il pesce saliva alla superficie solo quando si avvicinava Yen Hsien. Un giorno la matrigna, invidiosa, ricorse a uno stratagemma: chiamò la fanciulla e le disse: “Figliola, non sei stanca di lavorare? Vieni, voglio regalarti una giacca nuova”.
Fece togliere a Yen Hsien i suoi vestiti logori e la mandò lontano. Quando si fu allontanata, la matrigna indossò gli abiti di Yen Hsien e, nascosto un coltellaccio nella manica, si diresse al laghetto e chiamò il pesce. Il pesce venne a galla e lei con un colpo netto gli staccò la testa e poi lo arrostì. La matrigna si affrettò a seppellirne le lische sotto un cumulo di letame. Il giorno seguente Yen Hsien tornò, si avvicinò al lago, e quando s’accorse che il pesce era scomparso fuggì nel bosco e scoppiò a piangere.
Fu allora che discese dal cielo un uomo dai capelli arruffati, coperto di stracci; le andò vicino e le disse: “Non piangere. È stata la tua matrigna a uccidere il pesce. Le sue lische sono sepolte nel letamaio. Va’ a casa, portale in camera tua e nascondile. Qualunque cosa desideri, rivolgi loro una preghiera e il tuo desiderio verrà appagato”.
Giunse la sera della grande Festa della Caverna. La matrigna ordinò a Yen Hsien di rimanere a casa; ma quando la fanciulla vide che la matrigna aveva percorso un bel po’ di strada, s’affrettò a indossare una splendida giacchetta di seta verde, ottenuta con le lische magiche, e la seguì da lontano fino alla Caverna. Alla matrigna parve di riconoscerla. Yen Hsien s’accorse dei suoi sguardi e si dileguò tra la folla.
Nella fretta della fuga si lasciò sfuggire uno dei sandali d’oro, che capitò in mano alla gente della Caverna. La matrigna tornò a casa: trovò la figlia addormentata e allontanò i suoi sospetti. Ora, vicino alla Caverna c’era il regno di T’o Huan.
La gente della Caverna consegnò il sandalo d’oro alla corte di T’o Huan: fosse il re a decidere cosa farne.
Il re la fece provare a tutte le donne del regno finché scoprì che andava a pennello a Yen Hsien.
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