Suoni fuori cornice

Click on image to listen Un tributo a John Cage e a Nam June Paik
audio e foto di Giuseppe Gavazza, luglio 2010

di Giuseppe Gavazza

Fuoricornice è il titolo di una bella rassegna presentata in cinque fine settimana tra la fine di giugno e luglio al teatro del Castello di Rivoli, con la cura di Francesco Bernardelli, dedicata “... a figure innovative di grandi artisti, noti e meno noti, attivi nell'ambito delle Performing Arts.”.

I dettagli qui, alla pagina relativa del Castello di Rivoli.


Alle 20 ieri sera mi sono presentato all'ingresso del teatro: sono solo nella sala climatizzata dove mi accoglie l'audio su schermo cieco: riconosco la voce della grande Cathy Berberian, quella di Charlotte Moorman che squittisce in Tv bra for Living Sculpture, il suo violoncello (stonato) nel Cigno di Saint-Saens, le voci di Paik e Cage, il balbettio ritmico di Alvin Lucier, i suoni del pianoforte squarciato a picconate, …...... ho visto (e ascoltato) “A tribute to John Cage” di Nam June Paik (programmato per questa sera) non molti anni fa, non abbastanza per averne dimenticato la voce.

Un tecnico, gentilissimo, si scusa per problemi tecnici che non si riescono a risolvere: l'audio si può ascoltare, ma il video non si riesce a vedere, chiedendomi qualche minuto di pazienza.

Io ascolto il video: esistono film muti, conosco “film sonori” deliberatamente privi di parte visiva (e in fondo tutta la musica può essere pensata come un film acustico), ma non succede spesso di ascoltare l'audio di un film o di un video davanti ad uno schermo bianco, solo in una grande sala pubblica.

Mi pare una situazione piacevolmente surreale e davvero interessante: i suoni registrati a Manhattan da Cage negli anni '70, Paik che filma Cage che parla del suo Silent piece e spiega che anche i suoni d'ambiente sono musica, le spiegazioni sull'uso del I Ching per scegliere “a caso” sulla mappa una zona di Manhattan dove andare a registrare i suoni. I suoni di Manhattan 40 anni prima si mescolano a caso con le voci del personale e del tecnico che sta provvedendo a risolvere il problema, anche uno squillo di telefono: casuale? Forse. Ma il caso forse non esiste.

Quale miglior tributo a John Cage e a Nam June Paik di una registrazione casuale di suoni di ambiente in cui si sente l'audio di “A tribute to John Cage” mescolato con le voci delle persone in sala mentre si sta cercando di risolvere il problema tecnico?

Mentre il registratore registra i suoni che potete ascoltare qui oppure sulla foto a intestazione scatto un paio di foto (appunto quelle d'intestazione) allo schermo bianco che ho davanti a me, cornice dell'audio che sto ascoltando divertito: dulcis in fundo, la maschera sorridente mi riprende gentilmente:

  • Non si possono fare foto!

  • Ma non c'è niente da fotografare !! ci sono solo suoni !!

  • Ma non si può lo stesso !


Il registratore è invisibile, come i suoni, nessuno si accorge se state registrando suoni ma è difficile non essere visti mentre si registrano immagini: c'è più libertà d'ascolto che di visione, per ora.

Sono convinto che il caso non esiste e che John Cage, Nam June Paik e i loro amici artisti, se potessero vedere e ascoltare adesso, si divertirebbero un mondo.

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