Mostra del Cinema di Venezia: un altro anno alla conquista del Leone queer

fonte: queerway.it



di Beatrice Pozzi


E' un leone giovane, e un po’ strano: è il Queer Lion, quello che in questi giorni dispiega le sue ali color arcobaleno sul Lido di Venezia insieme all'ormai sessantaduenne Leone d'oro.
E’ un leone giovane, ma anche quest'anno, c’è (e per la prima volta ha il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Venezia e il contributo organizzativo della Provincia di Venezia, oltre ad uno sponsor, la nuova casa di distribuzione Queer Frame).
E' nato nel 2007, quando il direttore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica Marco Muller ha accettato la richiesta di istituire un premio collaterale per il "miglior film a tematiche omosessuali" presentata da Franco Grillini e da Daniel N. Casagrande, presidente dell'associazione veneziana Cinemarte che da anni lega il suo nome ad eventi incentrati sulla valorizzazione del cinema LGBT (Pride Film Festival, Venice Gays, Gay Comedy Festival). Da quell’anno, a dispetto delle iniziali polemiche sollevate dalla stampa nazionale orientata verso centro-destra e da estremisti iraniani, il Queer Lion viene attribuito da una giuria di cinque personalità rappresentative del mondo dello spettacolo e della comunità internazionale LGBT al film presentato alla mostra (che, comunque, già prima dell’istituzione di questo premio ad hoc era da tempo attenta al cinema con risvolti omo e transex) che meglio mette in scena l'omosessualità o la transessualità, sul modello del Teddy Award del Festival del Cinema di Berlino istituito già nel lontano 1987. Nella prima edizione il premio è stato assegnato a The speed of life di Edward Radtke, un ritratto della realtà omofoba americana degli ultimi trent'anni, con una menzione speciale per Sleuth, di Kenneth Branagh, remake de Gli Insospettabili (J. Mankiewicz, 1972) sceneggiato da Harold Pinter; nel 2008 ha vinto Un altro pianeta, opera prima di Stefano Tummolini girata in sette giorni su una spiaggia del litorale laziale con un budget di soli mille euro più post-produzione; l'anno scorso ha trionfato A single man, debutto cinematografico del noto stilista Tom Ford, adattamento del romanzo omonimo di Christopher Isherwood (1964) che è anche valso la Coppa Volpi come Migliore attore protagonista ad uno straordinario Colin Firth. E' stato inoltre attribuito un premio speciale alla carriera al regista Ang Lee, allora impegnato a Venezia come presidente della giuria proprio del Queer Lion, autore del pluripremiato (e da subito ovvio cult gay) I segreti di Brokeback Mountain, per il quale ha vinto il Leone d’Oro nel 2005.
Per questa edizione, dove si segnala un positivo ampliamento delle tematiche (in passato concentrate prevalentemente sul tema dell’omosessualità maschile), i favoriti sembrano essere il thriller americano Black Swan, di Darren Aronofsky, il tedesco Drei, di Tom Twyker, Happy few, del francese Anthony Cordier, En el futuro dell’argentino Mauro Andrizzi.
La premiazione è prevista per il 10 settembre: staremo a vedere, con l’augurio (o forse sarebbe meglio essere onesti e dire la speranza utopica, visto il panorama sempre più asfittico di una distribuzione soffocata dal controllo delle majors e dalla preminenza dei cinema multiplex, che concentrano le piccole sale quasi solo nei circuiti parrocchiali o d’essai) che il vincitore, così come gli altri film selezionati, possa ottenere una giusta visibilità che vada oltre la rassegne panoramiche organizzate in diverse città in concomitanza con la kermesse veneziana,.
Uno sguardo all’esito delle passate edizioni. The Speed of Life, premiato a Venezia da una giuria in cui erano presenti anche il presidente di Lucky Red Andrea Occhipinti e il direttore di Fourlab Simone Morandi, non è riuscito ad aprirsi facilmente una strada nel mercato italiano e solo nel 2009 è passato direttamente sul mercato dell’home video. Un altro pianeta, film tra l'altro giudicato "inaccettabile" dalla Commissione nazionale di valutazione della CEI, è stato quasi subito distribuito, anche se solo in undici sale, da Ripley's Film che si era occupata già della post-produzione, e presentato all'edizione 2009 del Sundance Film Festival. Il più fortunato è stato A single man, aiutato, forse, dalla notorietà del regista e dell’attore protagonista e della curiosità del pubblico nei confronti dell’opera prima di Ford: ha debuttato all'inizio di quest'anno con Archibald Enterprise Film in cinquanta sale incassando quasi 250.000 euro nel primo weekend e ha superato abbondantemente il milione di euro nel corso della primavera.
Tra una decina di giorni, il “Leone strano” ruggirà. Poi si spegneranno i riflettori, e, quest’autunno, staremo a vedere.




I trailer dei vincitori delle scorse edizioni.
The speed of life: http://www.youtube.com/watch?v=hd4WgZwN9rs
Un altro pianeta: http://www.youtube.com/watch?v=5u4etKS0fmk
A single man: http://www.youtube.com/watch?v=sA_U7mxonAs


Il sito ufficiale della 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: http://www.labiennale.org/it/cinema/

Il sito dell’Associazione Cinemarte: www.cinemarte.it

Il PDF del magazine 2010 di Cinemarte distribuito al Lido:
http://www.cinemarte.it/articoli.php?id=1&annoarticoli=articoli2010

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