Extralight – Multimedia Art Festival


di Antonella Musiello

Fonte della foto: http://nightitaliaeventi.blogspot.com e foto di Gianluca Fronda

Quando l’arte si manifesta in mille modi e offre la possibilità di usufruire della sua bellezza, regala l’entusiasmo di una partecipazione collettiva e attiva.

E’ quello che è successo a Roma presso il teatro Sala 1 di Porta San Giovanni dove durante la manifestazione TRAleVOLTE è stato presentato il num.5 della rivista Night Italia e il festival di arte multimediale Extralight.

Marco Fioramanti in collaborazione con Kyrahm e Julius Kaiser gli ideatori della manifestazione insieme alle curatrici Betty L’Innocente e Maura Narcisi, ci hanno deliziato con proiezioni, audiovisivi e video arte, reading, oltre a esposizioni, installazioni, performance art e musica live.

“Extralight... ovvero la filosofia della leggerezza. L'impronta invisibile, quella che ribalta l'impressione del nostro essere gravemente schiacciati tra terra e cielo, è l'attenzione fugace dell'attimo in cui le cose avvengono, quasi come se non fossero mai avvenute...”. Così è stato definito il medesimo festival che ha raccolto un gran numero di gente cultori dell’arte e non, ascoltando ed osservando nel silenzio vari e fragorosi atti artistici. La manifestazione quindi ha accolto vari artisti e musicisti presenti nelle varie categorie, ricordo particolarmente fra le proiezioni Rossa Super (trailer e foto) di Paolo Geremei, fra i reading L’avvocato del diavolo di Andrea Rossetti, fra i musicisti live I Rino Ceronti (Riccardo Del Monaco e Alessandro De Angelis), fra le esposizioni Sigis Vinylism cioè la rappresentazione di dischi in vinile plasmati a mano uniti ad oggetti di antiquariato e materiali di recupero in un concetto unico di arte e design ed infine fra le performance art La Bautta di Gianluca Fronda (tastiere) con Nausicaa
Martino, Deda Maiorano, Datura Martina Lo Conte.

In particolare quest’ultima performance che unisce musica e rappresentazione teatrale è stata una vera e propria messa in scena di una storia segreta e misteriosa dell’anima umana. Ecco come descrive la sua opera lo stesso autore Gianluca Fronda: “La Bautta è il volto eterno e immutabile (nella loro mutabilità) delle cose e delle leggi cosmiche, un megalitico e statico “Panta rei”. La performance, sintesi di uno spettacolo più complesso, è un breve percorso che porta dal timorato, ma puro gioco con la vita, con la propria essenza, con la propria intimità assoluta e condivisa, alla chiusura ermetica in se causata dal timore del giudizio dell' altro da se stratificatosi nel corso dell' infanzia e dell' adolescenza, e divenuto un autentico Dio, alla presa di coscienza della propria identità assoluta come cosa giusta nell' ambito del creato e di tutti i propri aspetti, come elementi perfetti dell' umanità intera, come atomi esatti dell' intero universo, alla presa di coscienza del senso esatto del giudizio altrui e proprio. E' un ulteriore veste artistica di quel processo di trasmutazione alchemica che un’ininterrotta catena di “Innamorati” affida all' essenza di coloro che devono avviarsi verso il risveglio della propria autentica natura”.

Il pianista compositore amalfitano Gianluca Fronda ha alle spalle una vasta esperienza nel campo della musica, dopo aver conseguito il diploma di Pianoforte al conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli e il compimento inferiore di composizione nel medesimo conservatorio, si è occupato di musica sacra, di musica popolare contadina, di danza, in qualità di riarrangiatore, di compositore e di pianista accompagnatore, di teatro d' opera, in qualità di maestro collaboratore.

Si occupa attualmente di teatro di prosa in qualità di pianista compositore, interprete, improvvisatore, scrittore e regista di attività concertistica sia come interprete solista che in formazioni da camera, con propri lavori e con repertorio classico, di cinema in qualità di compositore.

Uno dei tanti artisti presenti al Mutimedia Art Festival Extralight, che ci ha fornito ulteriori spunti continuare ad amare l’arte e la musica facendoci assaporare un’atmosfera ultraleggera e quasi surreale.

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