Ancora un rinvio alla Corte costituzionale per cambiare parte della legge 40 sulla fecondazione assistita che vieta la fecondazione eterologa, quella cioè che utilizza seme o ovuli che arrivano da donatori esterni alla coppia.
MODIFICA DELLA LEGGE 40. QUALI VANTAGGI - SVANTAGGI? Rimane però alto il rischio di una deregulation. Ci sono sì vantaggi, ma non bisogna trascurarne gli svantaggi. Tra i vantaggi c’è quello di far risparmiare migliaia di euro alle coppie che ora sono costrette ad andare all’estero per far nascere un bimbo con l’eterologa, permettendo loro di effettuare le cure in Italia senza fare i pendolari della procreazione. Solo in Europa, sono difatti circa 30mila le coppie coinvolte ogni anno in questo turismo della provetta. Un terzo, il 32% circa, è rappresentato da italiani che, dopo l'approvazione della legge 40 nel 2004, cercano così di aggirare, nel 40% dei casi, le limitazioni imposte dalla stessa, come quella del divieto di fecondazione eterologa. La destinazione privilegiata del cosiddetto turismo riproduttivo è la Spagna, poiché adotta una legge che consente la fecondazione assistita per le donne single, l'ovodonazione, l'embrio-donazione nonché l'anonimato dei donatori. Le altre destinazioni sono Svizzera, Belgio, Slovenia, Repubblica Ceca e Danimarca. Un altro vantaggio potrebbe essere quello di «offrire un degno destino agli ovuli orfani che attendono di essere utilizzati», spiega il biologo molecolare Francesco Fiorentino.
Poi ci sono gli svantaggi. «Prima della legge c’era davvero il far west – ammette Fiorentino – Anche una donna molto avanti con gli anni poteva permettersi di avere un figlio. E si lasciava spazio al fenomeno delle nonne-mamme». Esistevano anche le donazioni mascherate e c’era una vera e propria caccia al donatore ideale per garantire di avere un figlio bello e sano.
La legge 40 ha bloccato tali distorsioni ma in futuro potrebbe cambiare qualcosa e, con le opportune restrizioni, sembra davvero che i tempi siano maturi per stravolgerne l’impianto. Ciò è dimostrato anche dalla sensibilità europea sviluppatasi attorno a questo problema con il recente Nobel dato a Stoccolma allo scienziato britannico Robert Edwards che nel 1968 mise a punto la tecnica Fivet che da allora ha permesso la nascita di 4 milioni di bambini per coppie con problemi di fertilità. Un premio che riconosce come questa medicina raccolga in realtà istanze e aspirazioni profondamente umane.
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