di Adriano Nuccilli
(immagine tratta da www.vercarbon.com) |
Mancano pochi mesi alla
chiusura del Protocollo di Kyoto e ancora c’è incertezza su quale
sarà il futuro nella lotta ai cambiamenti climatici e
alla riduzione di CO2. Alcuni
Stati vogliono proseguire il percorso, altri lo vogliono abbandonare
mentre altri ancora sono disposti a cambiare ruolo prendendosi degli
obblighi di riduzione che prima non avevano.
Vediamo cosa significa
prendersi degli obblighi di riduzione: il Protocollo è basato su un
principio di responsabilità condivise ma differenziate. Questo vuol
dire che tutti i governi sono tenuti e dare un contributo in termini
di riduzione di emissioni, ma ciascuno secondo le proprie
responsabilità.
In sostanza, gli Stati
più industrializzati, e quindi maggiormente responsabili
dell’aumento della concentrazione di CO2, hanno
l’obbligo di ridurre le proprie emissioni, mentre i meno sviluppati
possono aiutare questo processo accogliendo sul loro territorio
progetti di riduzione di gas serra partendo dal principio che, non
essendoci confini in atmosfera, una quantità di gas eliminata porta
un beneficio globale indipendentemente da dove viene eliminata.
Questi progetti sono
chiamati CDM (Clean Development Mechanism), ed insieme
ai JI (Joint Implementation) formano i cosiddetti
meccanismi flessibili del protocollo di Kyoto. I CDM a loro
volta generano dei titoli scambiabili sul mercato chiamati CER
(Certified Emission Reductions), che corrispondono a una
tonnellata di CO2, e che una volta acquistati possono
essere utilizzati dagli Stati con obblighi di riduzione per
raggiungere gli obbiettivi fissati dal protocollo. In pratica, uno
Stato che non riesca ad ridurre le proprie emissioni con misure
interne può comunque avvalersi di riduzioni effettuate in altri
Paesi con progetti dei quali ha acquistato i titoli.
Ora il sospetto che ci
sia qualcosa di poco chiaro nasce spontaneo. Consideriamo in primis
il prodotto che stiamo vendendo, la CO2. È un gas
incolore, inodore e quasi chimicamente inerte quindi invisibile; in
più, non sto vendendo CO2 ma la sua eliminazione!
Come fidarsi?
(immagine tratta da sshailrao.wordpress.com) |
Per evitare ogni forma di
sospetto per i meccanismi flessibili è stato creato un sistema di
controllo estremamente rigido, forse anche eccessivamente!
Nella prossima parte
spiegheremo il lungo iter che questi progetti devono affrontare per
guadagnarsi uno status che attesti la propria attendibilità
relativamente alla riduzione delle emissioni.
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