QUANDO LA TV E' BULLISMO

ROSA MAURO PROSEGUE L'ANALISI SU QUANTO CI TRASMETTE LA TV E LE SUE AMBIGUITA'
 http://www.sorrisi.com/tv/reality-e-talent/amici-16-il-foto-racconto-della-prima-puntata/


                                                           Quando la TV é bullismo


MI trovo per la seconda volta a parlare di questo programma, ma per la prima volta, lo cito.
Si tratta di Amici, talent giovanilistico, i talent arrivano solo fino ai 26 anni, che seguo da anni.
L'altro sabato non l'ho seguita, ora non ricordo bene perché. Ma é stato sicuramente bene così, visto quello che é successo. Per chi come me non ha visto, riassumo, così come ho letto su un articolo di Erica Vecchione, de il fatto quotidiano, e come visto in altri siti.
E' stato fatto uno scherzo ad Emma, facendole credere che doveva collaborare con un ballerino in una coreografia sexy. Solo che la coreografia era troppo sexy, e ad un certo punto lei sbotta dicendo proprio che il ballerino "glielo ha appoggiato cinque o sei volte".
Lo scherzo continua, mi é stato detto perché io non vedo bene, in maniera sempre più volgare, suscitando la sacrosanta indignazione di Emma.
E qui scatta la stranezza: saputo che era uno scherzo, Emma si sganascia dalle risate, insieme agli altri in studio.
Cara Emma, e cari Amici, smettetela di sproloquiare di femminicidio e diritti delle donne quando una così palese mercificazione e banalizzazione di una vera molestia viene effettuata a beneficio di un pubblico che, se ha apprezzato, dovrebbe farsi una seria visita psichiatrica.
Le persone come me, e come credo altre, hanno dovuto difendersi dalle mano morte in bus,  sono dovute scappare da presunti amici che si sono improvvisamente trasformati in polipi, sono quelle con la terza già a tredici anni oggetto di volgari battute e frasi umilianti, nonchè richieste oscene e non erano scherzi.
E sapere e per fortuna sapere e non assistere, alle vostre risate di fronte a veri disagi e imbarazzi, vere molestie non richieste e umiliazioni del proprio corpo di certo NON MERITATE, mi ha riempito di indignazione.
Ma come è mai possibile che tu, Maria, Elisa e Ambra, tutte donne, abbiate riso di fronte a questo? Ma sopratutto, come hai potuto farlo TU che in quella situazione hai subito davvero  un momento di imbarazzo?
I media hanno delle responsabilità, ma voi avete dimostrato di sbattervene altamente delle stesse, per allearvi con i soldati da caserma e la loro logica che riduce una molestia ad uno scherzo.
La domanda che vi fa Erica nel suo pezzo, che trovate qui:
é la stessa mia: se fosse successo ad un uomo, ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe riso?
Le donne che, in quella occasione, hanno riso, sia in studio che a casa, hanno dimostrato che il peggiore nemico, per la donna, sono le donne stesse, con il loro desiderio di compiacere "L'uomo" e la sua logica da trivio, solo per il gusto di alzare gli ascolti.
Vorrei poter trovare parole adatte per descrivervi cosa si prova, a 14 o 15 anni, nel sentire una persona che vi tocca in quel modo mentre siete imprigionata in un autobus affollato, vorrei, ma ancora ora, imbarazzo, vergogna e dolore la fanno da padrone.
Imbarazzo e vergogna per il mio corpo violato da una molestia non richiesta.
Dolore per essere nata donna e doverlo subire.
E quel dolore si é ripetuto di fronte alle vostre risate inopportune, e alla palese dimostrazione che non c'è alcun bisogno di citare cyberbulli e ominidi vari per capire quale é il problema: il problema é che se si esalta la merda, non ci si deve vergognare di chi la produce, quella merda.
Nel video ad un certo punto Emma dice: "Non vorrei esser bacchettona".
Non ti preoccupare Emma, non lo sei, né tu né i tuoi "amici", ma credo ci sia di peggio di essere bacchettoni.
Ed é essere come avete dimostrato di essere voi in questa occasione.


Rosa Mauro

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