Clumsy and Milky: encoding the last quarter of a pose



7 giugno – 27 luglio 2018 a cura di Something Must Break
via della Seggiola, 9 | Roma
vernissage 7 giugno ore 18.30
 

Come reagisce l’arte alla rivoluzione dei linguaggi di comunicazione e all’ascesa del nuovo cerimoniale digitale?

Questo interrogativo è il fulcro di “Clumsy and Milky: encoding the last quarter of a pose”, la prima personale romana di Michele Gabriele, che inaugura il 7 giugno nella nuova sede della White Noise Gallery a via della Seggiola, 9. La mostra dell'artista milanese presenta un allestimento di opere inedite curate dal progetto Something Must Break.

Le sculture concepite per questa mostra vivono costantemente in posa, ossessionate dalla necessità di mostrare sempre il loro profilo migliore. Opere d’arte che si realizzano solo nel momento in cui sono in grado di mostrarsi al meglio, come modelle/avatar che esistono solo su Instagram.
Ognuna di esse è concepita in modo da apparire sempre di tre quarti: solidi sfaccettati ed irregolari in una perenne prospettiva accattivante, indipendentemente dal punto di osservazione. Quello che si crea è un percorso fatto di opere patinate, intente ad ammiccare lo spettatore con il sorriso perfetto ed artefatto di una reginetta di bellezza. Il rapporto fra scultura e spettatore si trasforma e diventa simile a quello fra una teen-star ed un fan esigente: il fruitore ossessionato dall’idea di vedere il suo idolo con l’espressione perfetta del suo ricordo e le opere che reagiscono, pronte, per non deluderlo mai.

Le sculture esposte, evoluzioni semi-organiche di oggetti della nostra quotidianità, diventano reperti archeologici di un futuro non ancora scritto. Frammenti di oggetti che sembrano ready-made di un mondo distopico e che rinunciano a qualunque legame con il loro passato. Questi reperti non raccontano la storia del loro tempo ma anzi galleggiano in una narrazione indefinita.
Risultato straniante dell’incrocio fra un geode, un vecchio elettrodomestico pescato da un’isola di plastica ed una stalagmite calcarea, sono opere in cui sembra quasi sparire il lavoro fisico dell’artista, come fossero il prodotto di una Natura altra, aliena, dominata dal caso.
BIO
Michele Gabriele (1983) vive e lavora a Milano. Nel 2007 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera, durante il percorso di studi vince il primo premio Salon Primo al Museo della Permanente di Milano e trascorre l’ultimo anno accademico a Parigi presso Universitè 8. Inizia il suo percorso espositivo a Milano, dove i suoi progetti sono stati presentati in spazi privati ed istituzionali come Fondazione Pini / 77  nel 2017, ViaFarini DOCVA e Palazzo Stampa  nel 2014, Museo di Storia Naturale nel 2013. Dal 2008 in Italia ha esposto in numerose mostre personali e collettive, tra le quali: Museo MAN (Nuoro), Artissima (Torino), CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea (Cremona), Museo del Marmo di Carrara (Carrara), Fondazione MACC – Museo d’Arte Contemporanea (Calasetta)

Presente dal 2012 sulla scena internazionale, si ricorda:

2012 Dena Foundation for Contemporary Art - La Maison Rouge (Parigi) e NGBK and Kunstraum Kreuzberg / Bethanien (Berlino).

2013 Space bar (Taegu, Corea del Sud)

2015 Lust Gallery (Vienna), Overgarden (Copenhagen), StoreContemporary (Dresda), Konstanet, Kunstihoone Art All (Tallin)

2016 Galeria da Boavista (Lisbona), Project Space Pacific Place (Amsterdam), Studio E1 (Parigi) partecipa alla Biennale di Begenz (Begenz, Austria), alla nona Biennale di Berlino.

2017 torna a Berlino e Copenhagen (Biennale of Future Contemporary Arts – FSC), OJ Art Space (Istanbul), Ginny Projects (Londra).
 

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