L’arte che, ancora una volta, si adopera
per fare i nostri interessi, l’arte figlia di stati d’animo che ambiscono a
farsi specchio immenso in cui scorgere il sentire comune, per abbracciare, per
apprezzare e riconoscere quella bellezza che ci riguarda. L’armonia della vita che
per esistere necessita conoscenza, amore e premura nei confronti di tutte quelle
culture che, presentandosi a noi come diverse, ci porgono il dono inestimabile
dell’uguaglianza.
L’evento ha promosso una reciprocità
sana tra uomo e cultura, quella riconoscenza che
recita: “L’unicità può tutelare l’umanità,
solo se l’umanità difende le unicità”.
La giornata di sabato 12/10, si è aperta con di "Le Cri
du Caire", pura energia composta dalla
suggestiva voce di Abdullah Miniawy, dal sassofono di Peter Corser, dal
violoncello di Karsten Hochapfel e dalla tromba di Erik Truffaz. Musicisti
che hanno dato vita a risonanze al limite tra il richiamo spirituale e la vita
terrena, con sonorità liquide che fluiscono tra il rock- il jazz, l’elettronica,
la poesia sufi e le sonorità orientali.
I testi di Abdullah Miniawy, presentati in arabo, ci raccontano
la speranza e la poesia, la libertà e la repressione, l’autenticità di quella sofferenza
che ha rubato la voce alla preghiera per farsi ascoltare.
La produzione musicale suggestiva e sapiente e la presenza
di richiami politici rendono la produzione dell’artista uno strumento per sfidare
l’inibizione politica, sociale e religiosa.
…Kant diceva che ciò che costringe un paese ad avere un
esercito, è un esercito che si muove nella direzione opposta. Io rispondo: “smettete
di mungere le nostre risorse, smettete di disturbare la mucca…”
Da:
Students of the third world- Abdullah Miniawy.
A chiudere la serie di concerti del festival si sono esibiti
Rayess Bek, Mirza, Mehdi Haddab e Julien Perraudeau con “Love and Revenge” concerto
visivo che ha omaggiato la cinematografia del mondo arabo, attraverso scene di
quei film che raccontavano passioni e tragicità amorose con la fantasia e il
coraggio proprie del cinema egiziano nei suoi anni d’oro. Le scene proiettate
erano accompagnate da armonie elettroniche e le espressività degli attori trovano
spazio nel sound contemporaneo.
Link diretto per ascoltare l'album "Love and Revenge"
Canale Youtube di Abdullah Miniawy
Gloria Randisi
إرسال تعليق