Ci fu un preludio all’avventura del buon vecchio, ma si svolse senza ch’egli quasi l’avvertisse. In un breve istante di riposo dovette ricevere nel suo ufficio una vecchia donna che gli presentava e raccomandava una fanciulla, la propria figlia. Erano state ammesse alla sua presenza in forza di un biglietto di presentazione di un suo amico. Il vecchio strappato ai suoi affari non arrivava a levarseli del tutto dalla mente e guardava intontito il biglietto sforzandosi d’intenderlo presto e presto liberarsi dalla seccatura. La vecchia non tacque per un solo istante, ma egli non ritenne o percepí che qualche breve frase: La giovinetta era forte, intelligente e sapeva leggere e scrivere, ma meglio leggere che scrivere. Poi una frase che lo colpí perché strana: – Mia figlia accetta qualsiasi impiego per l’intera giornata purché le avanzi il breve tempo di cui ha bisogno per il suo bagno quotidiano. Infine la vecchia disse la frase che portò la scena ad una rapida conclusione: alla Tramvia prendono ora delle donne al posto di conduttrici e bigliettarie.
La novella del buon vecchio e della bella fanciulla
AUTORE: Svevo, Italo (alias Ettore Schmitz)
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