Quartetto per un tempo infinito


Il testo qui riportato era pronto per essere postato su Terpress - come di solito – sabato mattina presto. Peccato che il delizioso hotel a gestione famigliare sopra Bolzano, vista su splendide montagne, non avesse la connessione Internet. Recupero oggi, proponendo il testo così com'era il mattino di sabato scorso. Buona lettura.



Sono le ore 4 del mattino di sabato 3 ottobre 2009 ed è da poco terminato un concerto iniziato ieri alle ore 20, a Bolzano, nella Chiesa dei Domenicani, nell'ambito del progetto Time Code. In coda al silenzio più famoso, credo, della storia della musica (il 4'33'' per pianoforte di John Cage) il Quartetto d'Archi di Torino ha eseguito il Quartetto n.2 di Morton Feldman, composto nel 1983 dal grande compositore americano scomparso nel 1987.

Time Code mi pare un titolo perfetto per una rassegna che osa presentare un brano di rarissima esecuzione che, articolato in unico movimento, dura circa 6 ore; questa esecuzione iniziata alle 20,15 è terminata, senza interruzione alcuna, alle 02,36: 6h 16'35'' ininterrotti di musica scritta con esattezza, difficile da eseguire, concentrata; più di 125 pagine di partitura, circa 13.000 misure. Un impresa titanica. Coraggioso - oltreché interprete eccellente - soprattutto il Quartetto d'archi di Torino a proporre un quartetto così difficile e impegnativo. E' stata un'esperienza emozionante ed unica: più che un concerto un'esperienza di fisica quantistica, un salto in uno spazio-tempo differente, come accadeva ai protagonisti del serial tv Ai confini della realtà (The Twilight Zone) presentato dal 1959 al 2003.
Non riesco e non voglio scriverne di più adesso, ancora con il riverbero lungo che risuona nella memoria, mi sembrerebbe di scrivere cose inadeguate.

Sarò breve (!)

Feldman è uno dei miei personali punti di riferimento musicali (e non solo musicali), il Secondo Quartetto è di rarissima esecuzione (capite perché adesso?) e infine: questo concerto è anche un po' causa mia. Anni fa ne avevo parlato e lo fatto conoscere all'amico Manuel Zigante, violoncellista del Quartetto d'archi di Torino, con l'idea di eseguirlo a Torino in un progetto che si intitolava Quattro Quartetti nel tempo. Era il dicembre 1997; non ci siamo riusciti.

Lo sta facendo, 12 anni dopo, Bolzano: non siamo molto in Italia da quelle parti, si capisce. Per fortuna della musica.


Per me la storia sono donne e uomini che lavorano e si impegnano con determinazione: scrivono romanzi e novelle, dipingono quadri, compongono musica. Questa é la storia: il lavoro,il sacrificio, l'energia, apprendere e fare l'arte con la dedizione della mistica dei secoli passati. E che cosa é la civiltà: o uno inventa o muore.”

(Morton Feldman, intervista su Musica Realtà n.19 aprile 1986, p.57)


Tempo fa ho ricevuto questo messaggio:

Giuseppe caro, é un lavoro immenso non hai idea.... io non ce l'avevo proprio e pensavo fosse semplice vista la lunghezza: non lo é per niente
difficoltà ritmiche continue, esercizi continui di concentrazione...
mostruoso; siamo riusciti a leggerlo in 6 giorni di prova (da 6 ore l'uno)....
Aiutami a riproporlo a Torino secondo me pochi potranno ascoltarlo dal vivo e pochissimi lo suoneranno ancora; é da pazzi.

Un abbraccio
manuel


Spero davvero di poterne scrivere nuovamente dopo averlo ascoltato a Torino o nei dintorni, sarebbe un peccato non farlo. Sarebbe da idioti lasciarlo morire così.


Ho messo in copertina di questo articolo un quadro di Mark Rothko; non a caso.

Feldman e Rothko si conoscevano, hanno collaborato molte volte: Rothko Chapel è un brano di Feldman composto per l'omonima cappella che si trova in Houston, progettata nel 1967 dall'architetto Philip Johnson e decorata da Rothko.

Come si legge nella entry page del sito www.rothkochapel.org/:


The chapel is a sacred space open to all, established to advance human rights, interfaith understanding, and justice. An intimate sanctuary available to people of every belief.


Spazio per la spiritualità.


Non a caso perché trovo che le grandi tele di Rothko esprimano un senso del tempo e dello spazio simile alle grandi musiche di Feldman: con difficoltà riesco ad immaginare immagini diverse per quelle musiche e musiche diverse per quelle immagini.

Non a caso il quadro qui riportato è la copertina del CD di Rothko Chapel.


Bolzano, sabato 3 ottobre 2009



(1*) con un click qui potrete “ascoltare” un file mp3 audio silenzioso, che ho intitolato: “Six hours for Morton Feldman” che dura 6 ore. Come riporta un detto: “Se ciò che hai da dire non è meglio del silenzio, allora taci”.

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