Daily Living - Six different points of view

di Fabrizio Boggiano

Interpretare il vivere quotidiano, attraverso la fotografia, può apparire, a prima vista, un’operazione banale. Tutt’altro. Poiché banale potrebbe esserlo soltanto se l’occhio del fotografo riproducesse quello che è anche la nostra visione. Quando, invece, l’obiettivo diventa una naturale estensione del pensiero dell’artista, i mondi, che prendono forma e compaiono al nostro cospetto, si trasformano in emozioni così forti da lasciarci, frequentemente, interdetti e affascinati.
Il fine di questa mostra, pertanto, è proprio questo; presentare aspetti intimi, interiori, del vivere quotidiano attraverso la lettura di sei artisti che posseggono nel loro DNA un cromosoma piuttosto raro: quello che origina la straordinaria sensibilità profonda grazie alla quale, con un gesto apparentemente semplice, simile al battere delle ciglia, viene estesa la visione del mondo oltre l’orizzonte convenzionale.

Con questa collettiva, infatti, si è cercato di andare oltre, dimostrando come determinate visioni nascano proprio grazie a chi questa caratteristica la possiede nel proprio patrimonio genetico. A chi, naturalmente, riesce a muoversi all'interno della trasparenza dell'aria lasciando latente il sonno del reale, percependo e attraversando i limiti di quel nulla apparente che esiste al di là delle comode convenzioni quotidiane. Essere artisti è essenzialmente questo: dirigersi verso la dimensione invisibile ai più, all'interno della quale la visione parte dall'interiorità, subendo le modificazioni personali che l'artista stesso percepisce e trasforma in immagine. La realtà viene così scarnificata, deprivata dagli orpelli che la rendono moralmente accettabile, mantenendola nei binari dell'agire preordinato. Scoprendone la maschera imposta dalla società, l'artista mette a nudo l'essenza profonda del pensiero, riportando in superficie verità scomode, ma costituenti la reale ossatura dell'esistenza. Chiudere gli occhi è più facile che riflettere e ribellarsi, demandare agli altri la creazione di un progetto di vita è più comodo che costruirlo sulla propria pelle, soffrendo e faticando: ecco quindi l'instaurarsi della società dell'immagine preordinata, precostituita e "svenduta" a prezzo irrisorio. Lo stile di vita e i comportamenti vengono pretracciati, la solitudine illusoriamente eliminata e l'individuo deve soltanto sopravvivere dimostrando di essere un perfetto oggetto sociale.

La visione, lentamente, si offusca; l'orizzonte si allontana sostituito da flash mediatici che ne ridisegnano la struttura e l'uomo, psicologicamente manipolato, si avvia a percorrere il proprio tragitto esistenziale nel nuovo ruolo di obbediente consumatore silenzioso.
Ma l'artista non può giocare questa partita, il suo mondo è attraversato da coordinate differenti, ha gli occhi limpidi e, talvolta, spietati; indifferente alla foschia falso morale contemporanea, affronta la realtà incurante del canto delle sirene e non lascia alcuno spazio a possibili fraintendimenti, sia visivi sia intellettuali. Il fuoco che lo pervade incendia emozioni, le quali, incuranti dei richiami di una società sempre più chimerica, si trasformano in visioni che sollecitano profonde riflessioni.
In questo modo ogni aspetto dell'esistenza, dall'attenzione verso se stessi all'amore per gli altri, dai propri sogni interiori agli scenari di città anonime e, forse, ormai decadenti, viene scomposto e analizzato senza alcun filtro, con la durezza della realtà circostante, sollecitando, nei fruitori, una risposta emozionale promotrice di nuove considerazioni sul reale senso dell'esistenza e sul significato della stessa. Il vivere quotidiano perde così la casualità e la vacuità tipiche della società contemporanea, riportando l'attenzione su temi e aspetti frequentemente dimenticati. Punti di vista differenti, certo, ma intimamente legati all'essere e alle autentiche necessità interiori.

Per questi motivi la scelta di mettere a confronto tre giovani artiste con altrettanti maestri consolidati dal tempo e dal proprio lavoro non è casuale e dimostra, senza alcuna ombra di dubbio, come la presenza di questa ricchezza interiore si traduca, dapprima in un avvicendarsi irrefrenabile di riflessioni e di emozioni per tramutarsi in seguito, in immagini fruibili da chiunque vi si ponga innanzi con il desiderio e l’umiltà di andare oltre, per crescere interiormente appropriandosi dell’altrui percezione.
La scelta è ricaduta, volontariamente, su sei artisti molto diversi fra loro, proprio perché l’interesse primario si concretizzava nella necessità di presentare gli aspetti di differenti sensibilità. Il filo conduttore, quindi, è soltanto il mondo interiore che attraversa la quotidianità, mentre la differenziazione dei linguaggi dimostra quanto sia diverso, ma anche profondamente uguale, l’uomo contemporaneo. Da questa consapevolezza si potrà ripartire nella speranza di costituire nuovi rapporti, usando l'inconsueta tattilità emotiva regalataci dalle immagini e soffermandosi sul significato delle stesse.

La fotografia accompagna ogni giorno lo sguardo sulla realtà visibile ma, questa volta, si ferma, quasi in sospensione, per invadere l’anima e catturare il cuore. Specchio parlante di universi nascosti, possiede, al proprio interno, quella forza che permette all’inconscio di elaborare un pensiero migliore.
Sarà così possibile esplorare questi nuovi mondi, per spingersi oltre, ed entrare nella dimensione di quel sogno apparente che non è altro che la realtà profonda dell’anima.



a cura di Fabrizio Boggiano
Gallerie: Angel Art Gallery & L’Immagine Art Gallery
Via Fiori Chiari 12 - 20121 Milano
Tel. 02.36562022 - Fax 02.36562260
www.angelartgallery.it
www.gallerialimmagine.com
22 maggio – 30 luglio 2008
Inaugurazione: Giovedì 22 maggio 2008, ore 18.00
Orari: martedì – sabato 10.00/13.00 – 15.00/19.00
Catalogo in galleria con testo di Fabrizio Boggiano

ARTISTI FOTOGRAFI IN MOSTRA
Aliza v. : Firenze 17 maggio 1980
Nobuyoshi Araki : Tokyo 25 maggio 1940
Daniela Cavallo : Ostuni (BR) 1982
Barbara Mezzaro : Albenga (SV) 16 marzo 1973
Sandy Skoglund : Quicy (Massachusetts) 1946
Michele Zaza : Molfetta (BA) 7 novembre 1948

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