Giuseppe Gavazza

Senza Luce
Ascoltare il buio



Esistono parole così consuete da non apparire strane o almeno originali anche quando lo sono. Quello che altre lingue chiamano traffic light, feux, Verkehrsampel, trafikklys noi chiamiamo con il nome altisonante di semaforo: portatore di significato.

Anni fa ho abitato per un paio di mesi su una costa da cui si vedevano otto fari. Quelli si, mi sembravano traffic ligh, feux, Verkehrsampel, trafikklys portatori di significato: ognuno con il suo colore ed il suo identificativo ritmico, caso raro di ritmo visivo significante. Ritmo per gli occhi.

Esistono anche oggetti importanti e significativi che non vediamo più perché consueti; mi sono reso conto recentemente della presenza dei semafori - come tali - ascoltandoli.

Ho registrato alcuni campioni audio di semafori acustici per non vedenti: qui il suono diventa portatore di significato (un semafono?).
Riascoltando i suoni, cerco di ricordare quanto visto durante la registrazione, tento di “immaginare” cosa sia percorrere una città senza vederla; non credo di riuscire a figurarmi cosa sia una mappa sonora urbana per chi vede con le orecchie.
Per me, certo, tali traffic sounds significherebbero sempre stop e ansia.

Allego qui due di questi traffic sounds registrati recentemente:

1 – Mönchengladbach, Germania, lunedì 25 maggio 2009 ore 11:
http://www.giuseppegavazza.it/per_ascolto/Semaf_DE_25-5-h11.mp3


2 – Bergen, Norvegia, sabato 6 giugno 2009 ore 23:
http://www.giuseppegavazza.it/per_ascolto/Semaf_NO_6-6-h23.mp3



Senza luce è il titolo della versione italiana di un indimenticato brano musicale dei Procol Harum che rimase in vetta alle hit parade di mezzo mondo dal giugno 1967; il titolo originale è A whiter shade of pale (traduco al volo Un ombra più bianca del pallido).
Il testo originale è enigmatico e allusivo - come molti testi inglesi delle canzoni di quegli anni – e fa riferimento ad un certo punto ad un "mugnaio con la faccia più bianca del pallido".
L'ombra più bianca del pallido diventa Senza luce nella versione italiana di Mogol; ci fa capire che tutto sommato il successo internazionale della canzone inglese rispetto a quella italiana è ben meritato.

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