Pillole di BIOARCHITETTURA
ARCHITETTURA BIOECOLOGICA


I materiali, caratteristiche
seconda parte

ACCUMULATORE TERMICO, è un'espressione tecnica che indica il luogo, il materiale dove si stocca l'energia calorifica. I partigiani dell'energia solare impiegano queste parole per indicare il luogo di stoccaggio del calore captato prima della sua distribuzione successiva.

Ecco qualche altra denominazione corrente: Spugna termica, batteria solare, serbatoio di calore.
I termini che convengono meglio all'architettura passiva (l'architettura che sfrutta naturalmente le energie naturali) sono STOCCAGGIO TERMICO, o MASSA TERMICA.
Comunque vogliate chiamare questo sistema, qualsiasi installazione solare ha bisogno di un luogo che possa assorbire il calore del sole e conservarlo fino alla sua utilizzazione.

La scelta di una MASSA TERMICA è decisiva per la sua capacità e la sua efficienza. Può essere un elemento portante o meno dell'edificio. In tutti i casi questo accumulatore termico dovrebbe trovarsi nel "recinto" dell'edificio, o al di sotto di questo, in maniera che le perdite successive di calore vadano a scaldare l'edificio soprastante, o confinante-adiacente.

Dopo aver scelto, dimensionato e messo in opera l'accumulatore, bisognerebbe avere la possibilità di modificarne la dimensione dopo i primi collaudi.
In effetti una MASSA TERMICA troppo piccola o troppo grande può essere la causa di un malfunzionamento del sistema bio-edificio, il quale, scalderà troppo rapidamente, o non riuscirà a raggiungere la temperatura desiderata.

Possiamo rappresentare l'INERZIA TERMICA come il comportamento calorifico di un materiale o di una costruzione. In meccanica, l'effetto del volano rappresenta l'inerzia al cambiamento di velocità di una massa. E' l'illustrazione del principio ben conosciuto:"Un corpo in movimento tende a restare in movimento" fino a che non incontro un altro corpo che gli imprima una nuova spinta".
Un VOLANO pesante, incorporato ad una macchina, ne stabilizza l'andatura, grazie alla stabilità del suo momento cinetico.

Uno stoccaggio termico gioca un ruolo analogo di regolatore. Se una casa rappresenta una massa termica di 1.000T di cemento e quindi, una riserva calorica nell'ordine de 2.500.000kcal fra i 21°C e i 10°C, il guadagno o la perdita di un centinaio di migliaia di Kilocalorie non modificherà molto la temperatura al suo interno.
Questa considerazione vale tanto per il riscaldamento quanto per il raffrescamento.

Le costruzioni tradizionali con facciate portanti in mattoni o in pietra, utilizzano semplicemente questo sistema. Regolarizzano gli apporti e le perdite termiche attraverso la muratura senza bisogno di forte isolamento (miglior comportamento lo ha il mattone o laterizio). Dilatando l'azione del calore e del freddo esterni su di una lunga durata di tempo, la massa inerte dei muri riduce lo scarto tra le temperature interne massime e minime.

nella prossima parte LO SFASAMENTO
CASALLEGRA
Alessandro De Sanctis

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