di Vincenzo Jacovino
Il cittadino del Sud: Ernesto Treccani si è definitivamente allontanato dal popolo contadino e operaio del meridione. Si sono interrotti, ora, i suoi frequenti ritorni e i ripetuti incontri. Resterà vivo, in tutta la gente del Sud, il ricordo di questa figura dal portamento distinto nella sua semplicità operaia pur proveniente da una famiglia nobile e ricca; figlio di una delle famiglie altamente imprenditoriali della borghesia lombarda. Resterà viva, in noi, la solidale familiarità con l’uomo e l’artista, amico e poeta perché Treccani nasce poeta anche se, subito dopo, giunse la vocazione per la pittura. E già in poesia Ernesto dà conto di quello che sarà il suo percorso pittorico:
se chiudo gli occhi
vedo il colore del mondo
i volti degli amici
dei compagni
incontrati e lasciati
nel corso della vita.
Ecco: il colore, quale forza introspettiva, e i volti, moltiplicazione gioiosa e filiforme, saranno gli elementi che daranno poi forma all’idea di “tempo interiore” come dell’attimo fuggente. E’ stato un linguaggio, il suo, luminoso se pur ai margini del realismo corposo tutto tendente a materializzare il “sentire”, la pulsione evocati-va interiore, attraverso sintetiche immagini di volti scarnificati o di paesaggi evanescenti e diafani fissando, così, sulla tela il suo stupore. E’ stata una sua peculiarità, il linguaggio figurativo dal tratto leggero e sognante
Il suo nome è strettamente legato a “Corrente”, la rivista cui dette vita nel 1938 e soppressa d’autorità nel ‘40, e ai movimenti artistici culturali avanzati del nostro paese dal dopoguerra in poi. Nel 1949 la galleria del “Milione” presentava la prima personale dell’artista; fu anche redattore della rivista “Realismo”.
Il mondo contadino è stato la sua fonte d’ispirazione come la vita del proletariato urbano. E’ il periodo del robusto realismo e dell’impegno politico, proiezione più diretta del sentire sulla tela. “La pittura è vita. - era solito affermare e pro-seguiva – Occorre osservare la vita nella sua quotidianità e nella sua normalità”. Il segreto dell’arte per Treccani è racchiuso in questi condensati suoi versi:
Quando sei solo
e vorresti una
moltitudine
o uno solo
per comunicare
per dialogare
e sei solo
allora il silenzio
l’oscuro
si anima.
TRECCANI sei stato il piu grande artista del 900. L' artista dei colori della poesia in grado di parlare il linguaggio del cuore
ردحذفإرسال تعليق