Gordiano Lupi
Credo di aver letto quasi tutti i libri di Mario Bonanno, che seguo dai
tempi in cui dirigeva una bella rivista musicale edita da Bastogi, dedicata
alla musica italiana e soprattutto ai cantautori, ma non a musicisti stile Pino
Daniele e Claudio Baglioni... solo a cantautori impegnati, i cui testi sono molto
vicini alla poesia. Al tempo stesso, ascolto Roberto Vecchioni dal 1970, ho
visto il mio primo concerto del professore, a Firenze, al teatro tenda di
Lungarno Moro, nel 1985. Fu una cosa stupenda. Ricordo ancora quando prima di
cantare Improvviso paese disse che quella canzone la conosceva soltanto
lui e che la metteva in scaletta per pochi intimi. La mia ragazza del tempo mi
prese per pazzo quando ripresi parola per parola, con le lacrime agli occhi, la
musica del cantautore milanese e andai avanti con E’ vero Fulvio/ dimmi che è vero/ quante hai saputo/ prenderne in giro..
. Ecco, tutto questo per avvisare che Ho sognato di vivere non è il
solito librettino che vi racconta quattro fesserie su Vecchioni, un po' di
pettegolezzi, le vicissitudini affettive legate alla singola canzone e
l'esegesi della scrittura. No davvero. Questo libro di Bonanno è un saggio
profondo e meditato sulla musica di Vecchioni, parte dell'idea che di poesia si
tratta - aiutata dalla sonorità delle note - e come tale la spiega, ricorrendo
alla filosofia di Bergson e alla letteratura di Borges, alla poesia di Rimbaud
e Verlaine, abbandonandosi a meditazioni sul tema del tempo, della morte,
della religione e della vita, analizzando parole e rime. Vecchioni è cultura
postmoderna in tutti sensi, capace di parlare in una stessa canzone di Carl
Barks e Moravia, di Paperino e di Ulisse, dell’Atalanta e del senso della vita.
Molte citazioni dai testi - anche i meno noti - di Vecchioni, ti fanno venire
voglia di andare a riascoltare l'intera produzione, ma troviamo anche documentate
appendici dove leggiamo l'interpretazione autentica del professore che
approfondisce le sue stesse parole. Un libro dedicato a chi conosce a fondo
l'opera di Roberto Vecchioni, uno dei nostri cantautori più interessanti, un
intellettuale - autore di romanzi profondi e di racconti intensi - a tutto
tondo, che non presenterà mai il Festival di Sanremo (per fortuna!) ma che (in
compenso) l'ha vinto. Non con la sua canzone più bella, che per me resta L'uomo che si gioca il cielo a dadi.
Dedicata a tutti i padri del mondo. Il libro costa 14 euro, prezzo poco
accessibile per un libro di 100 pagine, ma è in carta patinata e ci sono dieci
pagine di foto a colori. Se amate Vecchioni vale la pena, date retta…
Mario Bonanno
Ho sognato di vivere
Variazioni sul tema del tempo in Roberto Vecchioni
Stampa Alternativa - Grande Concerto
Pag.100 - Euro 14 - Carta patinata/ Foto a colori
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