La nuova vita de I
Cariolanti, il romanzo più cupo e duro di Sacha Naspini, uscito per i tipi
di Elliott alcuni anni fa, adesso in catalogo E/O, dopo il successo de Le case del malcontento e la conferma
con il thriller psicologico Ossigeno.
Vediamo come lo presenta la Casa Editrice di Elena Ferrante: “Aldo è un
disertore della Prima Guerra. Invece di partire per il fronte decide di
costruire un rifugio sotterraneo nei boschi per prendersi cura della sua
famiglia: una moglie, un figlio. Bastiano è un bambino. Al chiuso della tana sperimenta le contingenze della
vita: il freddo, il caldo, la fame. Soprattutto la fame. Finché la guerra non
finisce e Bastiano esce allo scoperto. Ma lo fa segnato dagli stenti, ogni
impulso fa capo al luogo da cui proviene: una buca. E poi la propensione alla
natura (vera, bestiale), che si infrange con le dinamiche violente che
comandano il mondo degli uomini. Bastiano è un ragazzo quando impara l’amore.
Sperimenta il carcere, quindi la ferocia del secondo conflitto mondiale. Si
confronta con inaspettati segreti di famiglia. I Cariolanti è un
romanzo di deformazione. Tredici fotografie di un’Italia gotica, rurale,
notturna. Tredici istantanee della vita di un uomo nato di traverso. Questa è
la sua storia”.
Se non mangio tutto poi arrivano i
Cariolanti. Quando li sogno sono in due, un uomo e una donna vestiti male,
scavati fino all’osso e con tutti i capelli appiccicati sulla faccia. Camminano
strascicando i piedi nudi, sporchi di sangue e terra. E dita bitorzolute, e
braccia lunghe, anzi lunghissime, fino alle ginocchia. Lunghissime e secche. I
Cariolanti si chiamano così perché si tirano dietro un carrettino sgangherato,
sopra c’è un lenzuolo che una volta era bianco ma che adesso è tutto zozzo e
logoro. Pieno di patacche schifose. Da là sotto a volte spuntano dei piedini di
bimbo. I Cariolanti hanno sempre fame. Se a cena qualche bimbo viziato non
mangia tutto, di notte arrivano loro, ti prendono e ti portano via per
mangiarti vivo nella loro tana.
L’incipit del
nuovo romanzo di Sacha Naspini è terrificante e
suggestivo, precipita il lettore in un clima di angoscia claustrofobica che si
fa sempre più intenso, citando a piene mani le leggende maremmane e l’horror
gotico italiano. Il romanzo è ambientato nel 1918, nella campagna toscana, si
svolge quasi tutto all’interno di una buca, dove un uomo che non vuol partire
per la guerra si è nascosto insieme al figlio di nove anni e sua moglie. Il
padre si procura il cibo con rapide uscite, spesso la famiglia è costretta a
cibarsi di vermi e di resti di carne umana. Nello squallore generale spicca la
storia di Bastiano, innamorato di Sara, figlia del padrone per cui va a
lavorare, ma le cose non vanno come vorrebbe e tutto finisce in una turpe serie
di omicidi. Sacha Naspini racconta una storia dura, indaga la bestialità umana,
l’istinto di chi uccide per sopravvivere, imbastendo un romanzo che sta a metà
strada tra una novella di Maremma e una fiaba nera. Naspini è autore che ama
cambiare genere da un libro all’altro: esordisce con una storia di pedofilia
ambientata nelle campagne toscane (L’ingrato), prosegue con un noir
ambientato a Praga che indaga il rapporto padre-figlia (I sassi -
Edizioni Il Foglio), va avanti con Never Alone (Voras) e la
figura del doppio. A ogni nuovo lavoro registriamo uno stile diverso, un nuovo
modo di raccontare, un tipo di narrazione che non ha niente in comune con la
precedente. I suoi lettori attendevano il ritorno di Bastiano. E/O li ha
accontentati.
Sacha Naspini
I CariolantiE/O - febbraio 2020 - pp. 176 - euro 16(disponibile in E-book)
I CariolantiE/O - febbraio 2020 - pp. 176 - euro 16(disponibile in E-book)
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