Negli USA tornano le opere di pubblico dominio

di Marco Calvo - Paginatre.it



(voce di SopraPensiero)

Una assurda, iniqua e autolesionistica legge USA del 1998 (il Copyright Term Extension Act <https://en.wikipedia.org/wiki/Copyright_Term_Term_Extension_Act>) ha impedito per 20 anni che negli Stati Uniti nuove opere entrassero nel pubblico dominio.
 
Come spiegato nel comunicato congiunto di Internet Archive e Creative Commons:
 
il pubblico dominio è il nostro patrimonio culturale comune, un patrimonio di creatività quasi illimitato che è stato riutilizzato, remixato e ripensato nel corso dei secoli per creare nuove opere d’arte e scienza.
Le opere di pubblico dominio sono gli elementi costitutivi della nostra cultura perché non sono limitate dalla legge sul diritto d’autore. Normalmente le opere diventano di pubblico dominio quando scade il diritto d’autore. Ma le leggi statunitensi sul copyright si sono notevolmente ampliate nel tempo, così oggi molte opere non entrano più nel pubblico dominio se non dopo cento anni o più.
Dal 1998 a causa del Copyright Term Extension Act nessuna nuova opera è entrata nel pubblico dominio (beh, nessuna a causa della scadenza del copyright). Ma per la prima volta nel gennaio 2019 centinaia di libri, film, opere di arte visiva, opere teatrali e spartiti pubblicati nel 1923 saranno affrancati dalle restrizioni della proprietà intellettuale, e chiunque potrà usarli liberamente.
Unisciti alle comunità di creativi, legali e bibliotecari per celebrare il pubblico dominio che torna a crescere per la prima volta dopo due decenni, e vieni in rete con una straordinaria schiera di persone e organizzazioni che ci aiuteranno ad accogliere le nuove opere di pubblico dominio.
 
Purtroppo anche in Europa le poche multinazionali che hanno i diritti su quasi tutto ciò che vediamo e ascoltiamo spingono per estendere oltre i 100 anni la durata del copyright. Dobbiamo piuttosto combattere per riportare la durata del copyright a numeri più ragionevoli, 1 anno al più, dopo la morte dell’autore.
 
Non solo perché il pubblico dominio costituisce le fondamenta della cultura contemporanea, ma perché garantisce la concorrenza e migliora la qualità di ciò di cui fruiamo.
 
L’immagine è “Under the Wave off Kanagawa”, di Katsushika Hokusai. Una delle opere che anche negli USA è diventata di pubblico dominio nel 2019.

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