L'umano e i luoghi dell'abitare

Francine Arioza


L'umano e i luoghi dell'abitare


fonte: ph Fabiano Asciolla - Valle D'Aosta

Tutti noi siamo stati, in qualche momento della nostra vita, in luoghi che hanno suscitato in noi sentimenti positivi e negativi. A seconda del luogo, della disposizione degli elementi che lo
componevano, delle sue regole, dei suoi colori e altri dettagli che normalmente possono passare inosservati, siamo stati influenzati e queste influenze sono state cruciali nella nostra vita.

L’identità del luogo ha un effetto importante sui nostri pensieri, credenze, atteggiamenti ed emozioni. Esaminando l’ambiente dove uno vive, è possibile definire la qualità delle proprie esperienze, quindi fattori come l’autostima e il benessere. Basti pensare alle persone che per via della loro infanzia sono diventate assassine o criminali e ai casi di omicidio/suicidio di molti giovani a causa di bullismo nelle scuole dove frequentavano. Alcune persone possono instaurare rapporti molto stretti con i luoghi in cui trascorrono molto tempo.

 

L'attaccamento a un luogo è definito come l'insieme dei legami emotivi che legano una persona aun determinato ambiente, frutto di una relazione duratura tra i due. Questo attaccamento va oltre il semplice aspetto estetico o razionale. Ad esempio, una persona che ha vissuto in un paese per tutta la vita sentirà la mancanza della sua terra natale anche se attualmente risiede in un posto migliore. Alcuni psicologi ritengono che questo fenomeno sia all’origine di altri come il patriottismo.

 

Pertanto, l'ambiente può aiutarci o danneggiarci in diversi ambiti, come la definizione di obiettivi, l'espressione delle nostre emozioni, lo sviluppo dei nostri desideri o la comparsa di sentimenti negativi. Il termine “identità del luogo” è stato centrale nello sviluppo della psicologia ambientale sin dalla sua definizione. 

Alcuni degli aspetti più importanti studiati dalla psicologia ambientale sono gli effetti dello stress ambientale su di noi; le caratteristiche che hanno gli ambienti che migliorano il nostro benessere; e promuovere modi di agire a livello sociale che possano aiutare a preservare un ambiente sano e benefico.

 

 la psicologia ambientale

L’emergere della psicologia ambientale come argomento scientifico e di ricerca avvenne pochi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), in conseguenza dell’esigenza di ricostruire le città europee devastate dalla guerra tenendo conto dello stato psicologico delle persone. In Europa il processo è stato innescato dalla comparsa di problemi di progettazione, costruzione e progettazione, in risposta alle richieste sociali del momento. 

La necessità di migliorare la progettazione delle case, dei quartieri, dei luoghi, il lavoro, o, più facilmente, le condizioni di vita, è il risultato di un insieme di circostanze ma soprattutto è il risultato di una situazione nuova: in un primo momento dovuto al fallimento delle prime forme di ricostruzione di una filosofia sociale, delle città nel dopoguerra; in un secondo momento per gli effetti della denominata “Rivoluzione tecnologica”.

 

Un altro fattore che ha sottolineato l’importanza della psicologia ambientale è stata la preoccupazione per i nuovi alloggi per la popolazione immigrata dalle campagne alle città. Con maggiore consapevolezza cominciarono le rivendicazioni, insieme al malcontento sociale per le condizioni di vita. Il nucleo della psicologia ambientale inizierà ad evolversi dalle reazioni individuali delle forme architettoniche verso questioni più urbane, emergendo gli aspetti più sociali, legati alla soddisfazione e alla qualità residenziale della vita. Continuerà comunque a concentrarsi sugli aspetti urbanistici, architettonici e minore portata organizzativa o lavorativa.

 

In questo contesto, architetti e ricercatori in psicologia inizierebbero a lavorare insieme su come utilizzare elementi di entrambe le aree per costruire nuove città, come un modo per combinare contenuti estetici e psicologici con l’obiettivo di preservare la salute mentale e fisica dei nuovi abitanti di questi luoghi. Almeno 10 anni dopo le sue origini, la psicologia ambientale ha iniziato ad essere offerta come materia (e successivamente come corso) dai dipartimenti di psicologia di importanti università di tutto il mondo, con la New York University che è stata uno dei pionieri di questo processo di inclusione.

Una semplice definizione di psicologia ambientale è lo “Studio di interazione tra comportamento e ambiente naturale e costruito" (Bell, Fisher & Loomis 1978). A cui Chiang (1997) aggiunge "sia a livello fisico che sociale".

Alcuni temi e preoccupazioni all'interno della psicologia ambientale sono:

-Definizioni, modelli teorici e tecniche di ricerca in psicologia ambientale

-Valutazione dell'ambiente

-Influenze dell'ambiente urbano

-Influenze dell'ambiente costruito

-Comportamento ecologico responsabile

-Psicologia ecologica e analisi di scenario

-Tratti della personalità e dell'ambiente

-Percezione ambientale

-Comportamento spaziale umano. Privacy e territorialità

-Affollamento e comportamento

 

I livelli di approccio alla Psicologia Ambientale

Secondo lo sviluppo della Psicologia Ambientale e l'approfondimento delle sue teorie, emergerebbero livelli di approccio e di studio tali da rendere il lavoro dello psicologo ambientale qualcosa di meglio definito, allo stesso tempo esplicativo e di facile comprensione. A questo scopo verrebbero create alcune categorie, data l'ampiezza dell'area e delle sue tematiche. Coinvolgerebbero come focus di ricerca la persona, l'architettura e l'ambientazione dei luoghi e delle strutture urbane e rurali. A livello architettonico si definirebbero gli studi sulle strutture architettoniche in generale, che vanno dall'analisi delle residenze e dei loro formati, agli edifici, uffici, scuole, carceri, ospedali, musei e altre diverse forme di ambienti e spazi.

In questo modo vengono osservati e analizzati i principi del sovraffollamento, della privacy, dello spazio personale, della territorialità, della percezione dell'ambiente nonché gli effetti del rumore, della temperatura, della circolazione dell'aria, sul comportamento in relazione alla struttura ambientale interna dei progetti abitativi o diverse altre istituzioni. Un ulteriore passo avanti è l’utilizzo delle scoperte della psicologia ambientale per progettare le città in modo tale che i loro abitanti raggiungano il massimo livello di benessere possibile. In quest'area vengono esaminati aspetti come la presenza di aree verdi, la densità abitativa adeguata a ciascuna area, oppure la distribuzione e l'aspetto degli edifici.

 


 

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