Foto credit: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco. Ingresso manumentale.
Foto credit: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco. Il piccolo di Lemore con la madre.
di Chiara Di Salvo
- Diciotto ettari di parco, più di 1.000 animali appartenenti a 200 specie diverse tra Mammiferi, Uccelli e Rettili, sono inseriti in un contesto botanico tra i più interessanti e suggestivi di Roma, nel cuore di Villa Borghese -.
Ma non finisce qui e chiamarlo “Zoo” è certamente limitativo. La sua storia parte da molto lontano, quando, nel 1908, un gruppo di appassionati fonda la “Società Anonima per il Giardino Zoologico” con lo scopo di creare, grazie alla rara collezione faunistica, un luogo di attrazione e di spettacolo. Si consideri, infatti, che all'epoca la concezione di Zoo era ben diversa da quella attuale e nasceva con uno scopo puramente ludico piuttosto che educativo e scientifico.
Il Giardino Zoologico fu realizzato per intero da Carl Hagenbeck, un appassionato commerciante di animali e dal suo staff chiamati a Roma dopo l'impresa di Amburgo dove realizzarono il famoso Zoo di Stellingen, ovvero uno Zoo privo di sbarre in cui le gabbie furono sostituite da fossati.
Il Giardino Zoologico di Roma, inaugurato il 5 gennaio 1911 alla presenza del Sindaco Nathan, divenne ben presto uno dei più importanti d'Europa, superando Parigi e Berlino.
Dalla sua inaugurazione ad oggi, il Parco ha subito molti interventi di riqualificazione dovuti alle difficoltà di mantenimento, anche per la sua precaria vita economica.
Così, nel 1994, nasce l’idea di trasformare lo zoo di Roma in Bioparco per porre rimedio alla gestione di una struttura in continua perdita, avviata ormai verso una condizione irrecuperabile. Nel 1998 nasce la Bioparco S.p.A. che successivamente, nel 2004, viene trasformata in Fondazione Bioparco di Roma, attraverso una delibera del Consiglio Comunale di Roma. In questa figura giuridica si individua la forma ottimale per consentire la coesistenza di attività etiche, di conservazione, di ricerca scientifica e di educazione ambientale con metodologie gestionali proprie di uno zoo moderno (fonte: www.bioparco.it).
Oggi, dunque, la Fondazione Bioparco di Roma è un’istituzione no profit che gestisce l’antico zoo e che coopera a livello internazionale per la conservazione delle specie a rischio di estinzione.
Ad esclusione degli animali sequestrati dalle autorità perché detenuti illegalmente da privati, moltissimi degli animali presenti sono nati in cattività o provengono da scambi internazionali fra strutture zoologiche impegnante nella conservazione delle specie minacciate di estinzione.
In questo parco, l'ultima nascita è avvenuta questo agosto con un cucciolo di Lemure (Lemur catta).
L'incredibile voglia di fare bene e meglio, ha portato il team di specialisti del Bioparco a considerare e a far fruire il Bioparco come una struttura scientifica e didattico-culturale che persegue la missione di Educazione, Conservazione e Ricerca, attraverso il suo valido contributo alla salvaguardia ed alla conservazione delle specie animali in pericolo di estinzione e, soprattutto, attraverso l'arricchimento culturale che si propone e che riesce a trasmettere ai suoi visitatori attraverso conferenze, seminari, giornate per bambini, visite guidate per scuole e gruppi, laboratori, giochi all’aperto e al chiuso, feste di compleanno, centri estivi, punti ristoro e area pic-nic, eventi in relazione alle stagioni o giornate di approfondimento anche presso l'Auditorium.
Ma non finisce qui. La Fondazione del Bioparco ha creato un Centro di socializzazione per disabili mentali adulti, denominato “Durante Noi” e un Centro Anziani denominato “Nuovi Orizzonti”.
Inoltre, per i non vedenti, è stato creato un percorso apposta con strutture tattili e pannelli in braiile che, lungo 500 metri, parte dall'ingresso e arriva all'Oasi del Lago e permette la visita in totale autonomia.
Insieme a queste meravigliose iniziative, non viene assolutamente tralasciato il portale internet.
Sul sito, infatti, è possibile interagire in modo semplice e divertente con le strutte del Bioparco e i suoi eventi/punti di riferimento. Sono scaricabili le schede didattiche per le insegnanti o spiegate le attività che vengono offerte e, per i più piccini, è stato realizzato un portale interno attraverso il quale è possibile interagire con le specie del Parco per apprendere le nozioni di base della vita animale. In maniera veramente divertente, quiz, schede e giochi portano il bambino (sempre on-line) a scoprire un nuovo mondo e ad imparare a rispettarlo - www.bioparco.it/mioparco -.
Sempre ai bambini, infatti, sono dedicate molte delle attività del Parco, come luoghi e animazioni sul tema ambientale per feste di compleanno, visite ad hoc, programmi didattici e approfondimenti con lo scopo di sensibilizzarli ad un approccio più delicato e meno invasivo nei confronti degli animali e, quindi, della natura.
Appare chiaro, infine, che la vecchia concezione di zoo come “museo vivente” in cui si collezionano animali rari e particolari, si è spenta per lasciare il posto a due concetti fondamentali: il primo prevede l’educazione ambientale, fondamentale punto di partenza per qualsiasi approccio alla natura e al pianeta attraverso mostre, convegni, eventi mediatici e oltre 30 percorsi didattici per le scuole di ogni ordine e grado. Il secondo, non meno importante, consiste nella conservazione delle specie a rischio di estinzione attraverso l’adesione all’EEP (programma europeo di riproduzione in cattività), nonché azioni di sensibilizzazioni nei confronti del pubblico e adesione a campagne internazionali di conservazione (fonte: www.bioparco.it).
Molteplici, dunque, le motivazioni per visitare il Bioparco di Roma e per calarsi nel magico mondo animale.
Per info: www.bioparco.it
Il Giardino Zoologico fu realizzato per intero da Carl Hagenbeck, un appassionato commerciante di animali e dal suo staff chiamati a Roma dopo l'impresa di Amburgo dove realizzarono il famoso Zoo di Stellingen, ovvero uno Zoo privo di sbarre in cui le gabbie furono sostituite da fossati.
Il Giardino Zoologico di Roma, inaugurato il 5 gennaio 1911 alla presenza del Sindaco Nathan, divenne ben presto uno dei più importanti d'Europa, superando Parigi e Berlino.
Dalla sua inaugurazione ad oggi, il Parco ha subito molti interventi di riqualificazione dovuti alle difficoltà di mantenimento, anche per la sua precaria vita economica.
Così, nel 1994, nasce l’idea di trasformare lo zoo di Roma in Bioparco per porre rimedio alla gestione di una struttura in continua perdita, avviata ormai verso una condizione irrecuperabile. Nel 1998 nasce la Bioparco S.p.A. che successivamente, nel 2004, viene trasformata in Fondazione Bioparco di Roma, attraverso una delibera del Consiglio Comunale di Roma. In questa figura giuridica si individua la forma ottimale per consentire la coesistenza di attività etiche, di conservazione, di ricerca scientifica e di educazione ambientale con metodologie gestionali proprie di uno zoo moderno (fonte: www.bioparco.it).
Oggi, dunque, la Fondazione Bioparco di Roma è un’istituzione no profit che gestisce l’antico zoo e che coopera a livello internazionale per la conservazione delle specie a rischio di estinzione.
Ad esclusione degli animali sequestrati dalle autorità perché detenuti illegalmente da privati, moltissimi degli animali presenti sono nati in cattività o provengono da scambi internazionali fra strutture zoologiche impegnante nella conservazione delle specie minacciate di estinzione.
In questo parco, l'ultima nascita è avvenuta questo agosto con un cucciolo di Lemure (Lemur catta).
L'incredibile voglia di fare bene e meglio, ha portato il team di specialisti del Bioparco a considerare e a far fruire il Bioparco come una struttura scientifica e didattico-culturale che persegue la missione di Educazione, Conservazione e Ricerca, attraverso il suo valido contributo alla salvaguardia ed alla conservazione delle specie animali in pericolo di estinzione e, soprattutto, attraverso l'arricchimento culturale che si propone e che riesce a trasmettere ai suoi visitatori attraverso conferenze, seminari, giornate per bambini, visite guidate per scuole e gruppi, laboratori, giochi all’aperto e al chiuso, feste di compleanno, centri estivi, punti ristoro e area pic-nic, eventi in relazione alle stagioni o giornate di approfondimento anche presso l'Auditorium.
Ma non finisce qui. La Fondazione del Bioparco ha creato un Centro di socializzazione per disabili mentali adulti, denominato “Durante Noi” e un Centro Anziani denominato “Nuovi Orizzonti”.
Inoltre, per i non vedenti, è stato creato un percorso apposta con strutture tattili e pannelli in braiile che, lungo 500 metri, parte dall'ingresso e arriva all'Oasi del Lago e permette la visita in totale autonomia.
Insieme a queste meravigliose iniziative, non viene assolutamente tralasciato il portale internet.
Sul sito, infatti, è possibile interagire in modo semplice e divertente con le strutte del Bioparco e i suoi eventi/punti di riferimento. Sono scaricabili le schede didattiche per le insegnanti o spiegate le attività che vengono offerte e, per i più piccini, è stato realizzato un portale interno attraverso il quale è possibile interagire con le specie del Parco per apprendere le nozioni di base della vita animale. In maniera veramente divertente, quiz, schede e giochi portano il bambino (sempre on-line) a scoprire un nuovo mondo e ad imparare a rispettarlo - www.bioparco.it/mioparco -.
Sempre ai bambini, infatti, sono dedicate molte delle attività del Parco, come luoghi e animazioni sul tema ambientale per feste di compleanno, visite ad hoc, programmi didattici e approfondimenti con lo scopo di sensibilizzarli ad un approccio più delicato e meno invasivo nei confronti degli animali e, quindi, della natura.
Appare chiaro, infine, che la vecchia concezione di zoo come “museo vivente” in cui si collezionano animali rari e particolari, si è spenta per lasciare il posto a due concetti fondamentali: il primo prevede l’educazione ambientale, fondamentale punto di partenza per qualsiasi approccio alla natura e al pianeta attraverso mostre, convegni, eventi mediatici e oltre 30 percorsi didattici per le scuole di ogni ordine e grado. Il secondo, non meno importante, consiste nella conservazione delle specie a rischio di estinzione attraverso l’adesione all’EEP (programma europeo di riproduzione in cattività), nonché azioni di sensibilizzazioni nei confronti del pubblico e adesione a campagne internazionali di conservazione (fonte: www.bioparco.it).
Molteplici, dunque, le motivazioni per visitare il Bioparco di Roma e per calarsi nel magico mondo animale.
Per info: www.bioparco.it
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