di Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi
Alessandro Angeli (1972) non è un esordiente. Ce ne rendiamo conto dopo poche pagine, dalla ricerca linguistica, dallo stile, dalle ambientazioni degradate e dai caratteri dei personaggi, immersi nel sottomondo napoletano, governato da malavita e piccoli boss di quartiere. Angeli è un romano che vive in Maremma, nella - per me -vicina Grosseto, patria di Bianciardi, uno dei più grandi scrittori del Novecento. Pubblica dal 2008, romanzi e racconti: Maginot, La lingua dei fossi, Ragazzo fiume, I ragni in testa, Mare di vetro, Storia d’amore e d’anarchia di Antonio Gamberi, Transmission, vita morte e visioni di Ian Curtis, Joy Division. Meriterebbe un editore medio grande, perché la sua scrittura matura andrebbe valorizzata, se ancora esistessero gli editori - talent scout (ma tanto ci sono i talent televisivi, no?), anche se i suoi ultimi lavori sono usciti per Stampa Alternativa del mitico Marcello Baraghini, grande editore da un punto di vista morale, senza essere un editore grande.
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Alessandro Angeli (1972) non è un esordiente. Ce ne rendiamo conto dopo poche pagine, dalla ricerca linguistica, dallo stile, dalle ambientazioni degradate e dai caratteri dei personaggi, immersi nel sottomondo napoletano, governato da malavita e piccoli boss di quartiere. Angeli è un romano che vive in Maremma, nella - per me -vicina Grosseto, patria di Bianciardi, uno dei più grandi scrittori del Novecento. Pubblica dal 2008, romanzi e racconti: Maginot, La lingua dei fossi, Ragazzo fiume, I ragni in testa, Mare di vetro, Storia d’amore e d’anarchia di Antonio Gamberi, Transmission, vita morte e visioni di Ian Curtis, Joy Division. Meriterebbe un editore medio grande, perché la sua scrittura matura andrebbe valorizzata, se ancora esistessero gli editori - talent scout (ma tanto ci sono i talent televisivi, no?), anche se i suoi ultimi lavori sono usciti per Stampa Alternativa del mitico Marcello Baraghini, grande editore da un punto di vista morale, senza essere un editore grande.
Il romanzo è ambientato
a Napoli, nei quartieri marginali della città, secondo la lezione di Roberto
Saviano, ma forse ancor più delle fiction
televisive come L’oro di Scampia e i
serial Gomorra e Romanzo criminale. Non crediamo di bestemmiare dicendo che Angeli
ci appassiona molto di più del rinomato Saviano, abile polemista ma incapace di
scrivere narrativa con un briciolo di poesia. Angeli no, nelle sue frasi scarne
e nei dialoghi serrati abbonda di un cupo lirismo fatto di inquietudini, di
bambini che giocano a pallone sotto gli occhi di giovani spacciatori, di adulti
che passano il tempo nei bar di periferia, di donne disponibili a incontri
sessuali a pagamento. Il protagonista della storia è Nunzio, un ragazzo di
Secondigliano, che ci racconta pagina dopo pagina il vuoto della sua esistenza
fatta di consuetudini, di un niente assoluto, permeata dal desiderio di fuga. Napoli Circonvallazione Nord è a tutti
gli effetti un noir, una storia criminale, che narra le vicissitudini di
spacciatori e ladri di quartiere, di rapinatori braccati dalla polizia,
costretti a vivere un’esistenza che non vorrebbero. Nunzio sa che non può
abbandonare Napoli, perché quel mondo degradato e insopportabile, quel panorama
di tristezze quotidiane, è la sua vita. Napoli e i panni stesi alle finestre.
Napoli e le case popolari. Napoli e il senso d’abbandono. Napoli e la noia,
l’abulia del quotidiano. Napoli e i sogni infranti. Napoli e le suggestioni
liriche che Angeli infonde nel lettore. Un romanzo da leggere.
Alessandro Angeli
Napoli Circonvallazione NordItalic Pequod – Euro 15– Pag. 110
Napoli Circonvallazione NordItalic Pequod – Euro 15– Pag. 110
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